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Roma 2024: quattro allenatori in un anno e una squadra alla ricerca di stabilità
AS ROMA NEWS ALLENATORI 2024 – Il 2024 è stato un anno di profonde trasformazioni in casa Roma. Dall’addio di José Mourinho alla breve parentesi di Daniele De Rossi, fino all’arrivo di Ivan Juric e al ritorno di Claudio Ranieri, la panchina giallorossa ha visto un turnover che racconta un percorso segnato da speranze, delusioni e cambiamenti. Ripercorriamo le tappe di un’annata che ha messo a dura prova la stabilità del club, analizzando i percorsi in campionato dei quattro tecnici che si sono alternati alla guida della Roma.
La fine di un ciclo: l’addio di Mourinho
L’annuncio della permanenza di José Mourinho dopo la finale persa a Budapest nel 2023 aveva acceso le speranze dei tifosi, ma la realtà si è rivelata ben diversa. La Roma ha affrontato una partenza di stagione deludente, con una media di 1,50 punti a partita in campionato nelle prime 20 giornate. La sconfitta di San Siro contro il Milan a gennaio è stata l’ultimo capitolo del suo mandato. Il 16 gennaio, Mourinho è stato esonerato, chiudendo così un ciclo che, nonostante i momenti di gloria, aveva perso slancio.
De Rossi: l’illusione di un nuovo inizio
Con l’esonero di Mourinho, la proprietà ha scelto di affidare la panchina a Daniele De Rossi, un simbolo giallorosso amato dalla tifoseria. Il suo debutto, una vittoria casalinga contro l’Hellas Verona, ha dato il via a un’avventura breve ma intensa. La squadra ha alternato buone prestazioni in campionato a un cammino europeo che ha tolto energie preziose, culminando nella semifinale contro il Bayer Leverkusen.
Nonostante il piazzamento al sesto posto in Serie A, De Rossi è stato confermato con un triennale e un nuovo progetto tecnico. Tuttavia, l’inizio della stagione 2024-25 si è rivelato complicato, e dopo solo quattro giornate, il tecnico è stato esonerato. De Rossi ha chiuso la sua esperienza con una media di 1,76 punti a partita, lasciando comunque il ricordo di un allenatore appassionato e coraggioso.
Juric: la scelta sbagliata nel momento sbagliato
L’arrivo di Ivan Juric è stato una sorpresa, ma la sua avventura è durata appena 53 giorni. Il tecnico croato, chiamato in un momento di forte tensione e contestazione, non è riuscito a invertire la rotta. Con una media di 1,25 punti a partita, Juric ha ottenuto due vittorie (contro Udinese e Venezia), un pareggio a Monza e diverse sconfitte pesanti, come quella contro il Verona e il disastroso ko con la Fiorentina. La sua gestione si è conclusa con l’ulteriore sconfitta contro il Bologna, decretando il terzo esonero stagionale.
Ranieri: il ritorno del leader pacificatore
Nel caos più totale, la Roma ha deciso di affidarsi ancora una volta a Claudio Ranieri, che ha accettato la sfida di risollevare la squadra con uno sguardo già rivolto al futuro. Alla sua terza esperienza sulla panchina giallorossa, Ranieri ha portato ordine e stabilità in un momento critico.
Dal suo arrivo, Ranieri ha collezionato cinque partite di campionato: due sconfitte nei big match contro Napoli e Atalanta, seguite dalla vittoria sul Lecce e dall’inaspettato scivolone contro il Como. La fine dell’anno ha visto però una Roma in crescita, con il 4-1 alla Sampdoria in Coppa Italia e il travolgente 5-0 contro il Parma in Serie A. Ora, l’attenzione si sposta sulle ultime due sfide del girone d’andata, contro Milan e Lazio, che rappresenteranno un banco di prova decisivo per la squadra.
Un anno di cambiamenti e nuove speranze
Il 2024 ha messo in evidenza le difficoltà della Roma nel trovare stabilità tecnica, ma anche la capacità della squadra di reagire e adattarsi. Con Ranieri, la squadra sembra aver ritrovato una direzione, sebbene la strada per tornare ai vertici sia ancora lunga.
La speranza dei tifosi è che, dopo un anno segnato da cambiamenti e incertezze, il 2025 possa rappresentare un nuovo inizio, con una Roma finalmente pronta a costruire un progetto solido e ambizioso. Per ora, il presente si chiama Ranieri, e con lui una nuova opportunità di riscatto.
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