NOTIZIE AS ROMA CODACONS BETWAY – Un vero e proprio “colpo con destrezza” quello messo a segno dall’As Roma che, in tutta fretta e poco prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dl Dignità, ha firmato un contratto triennale con la società di scommesse Betway. Lo denuncia oggi il Codacons, che presenta una diffida alla società sportiva ed un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.
Como noto il Dl Dignità all’art. 8 dispone che “a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive”. Il decreto prevede però che “Ai contratti di pubblicità in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto resta applicabile fino al 30 giugno 2019 la normativa vigente anteriormente alla medesima data”.
La decisione dell’As Roma di firmare un contratto con una società leader del settore delle scommesse, e che porterà il marchio Betway alla massima visibilità sui campi di Trigoria e sui LED dello Stadio Olimpico, oltre che sulle maglie e sul materiale tecnico della squadra, sembrerebbe tesa ad eludere le norme del decreto che vietano la pubblicità ai giochi – denuncia il Codacons – Infatti l’accordo è stato siglato prima della pubblicazione del Dl Dignità in Gazzetta Ufficiale, così da godere delle deroghe previste per i contratti in essere.
Un contratto che in ogni non può ritenersi esente dai divieti previsti dalla nuova normativa, dal momento che non è certo la data di firma quella che determina le deroghe ma la data di esecuzione dell’accordo – aggiunge l’associazione.
Un comportamento che il Codacons non solo stigmatizza, ma porta all’attenzione della Procura di Roma attraverso un esposto in cui si chiede di indagare sulla correttezza dell’operato dell’As Roma. Alla società sportiva il Codacons presenta inoltre una diffida in cui si chiede di rescindere dal contratto siglato con Betway.
Rivolgiamo un appello al vicepremier Luigi Di Maio affinché intervenga sul caso, e invitiamo i tifosi della Roma a ribellarsi e opporsi allo sfruttamento della propria squadra del cuore a fini commerciali direttamente connessi alla dipendenza da gioco e alla salute dei cittadini. Siamo pronti inoltre a lanciare un boicottaggio degli abbonamenti per la prossima stagione se la società continuerà a ricevere soldi da soggetti che alimentano la piaga sociale della ludopatia.
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