Roma-Barcellona è stata una notte per romanisti veri. Difficile crederci ancora oggi. Un’impresa, quasi un miracolo, che meritava il giusto elogio. Ci ha pensato Gigi Proietti che ha deciso di dedicare a quella notte una poesia emozionante.
“Nessuno ce credeva, te pare che la Roma scotenna er Barcellona? Se sa che come squadra ce manca la fortuna. Pregavo chicchésia: Cristo, Dio, Minerva… Fammela gode’ sta partita dalla Curva. L’orecchie me fischiavano, pensavo dentro a un coma ‘na folla de persone che strillava Forza Roma! Passano i minuti e Dzeko l’ha infilata. Finisce il primo tempo, un panino co la frittata, so zuppo de sudore, Boni tutti che è rigore: De Rossi dal dischetto, la folla s’è azzittata. Daje che ‘sta vorta la porta l’ha azzeccata. Al terzo pe’ davero, ho visto tutto nero. C’avevo la pressione come er Barca, pari a zero. Ripijo conoscenza col sorriso de ‘n pupetto. Me bastano i colori che je brillano sur petto. Uscito dallo Stadio ho visto che la luna voleva sbarazzasse de quer blu del Barcellona, ha preso ‘na maglietta, l’ha data in mano al cielo e j’ha detto: Mettitela addosso, stanotte pure er cielo deve esse giallorosso”.
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