Roma, Friedkin non bada a spese per De Rossi. Ma se questo mercato fosse stato fatto a Mourinho l’anno scorso?

AS ROMA NEWS MOURINHO DE ROSSI – I Friedkin non hanno badato a spese: 109 milioni messi sul mercato, con un saldo negativo di circa 65 milioni. Si può sintetizzare con questi dati l’impegno della proprietà texana nei confronti della Roma che, dopo aver rinunciato all’acquisto dell’Everton (e forse anche alla quota del 30% del club inglese), si sono concentrati esclusivamente sul loro asset sportivo principale.

De Rossi è stato accontentato in tutto e per tutto: 12 nuovi arrivi, alcuni da scoprire piano piano, altri di grande livello. Basti pensare a Manu Koné, oppure Hummels ed Hermoso in difesa, Dovbyk e Soulé in attacco, senza contare l’arrivo in prestito di Saelemaekers e con la permanenza di Dybala che ha fatto tutta la differenza del mondo. Poi i giocatori su cui “scommettere”, come Le Fée e Abdulhamid, oppure l’ancora inesperto Dahl (non a caso fuori dalla lista Uefa).

Insomma, un mercato se non proprio da 10 almeno da 8 tendente al 9. DDR non si può lamentare, anche per lui gli alibi sono finiti. Si era vociferato – smentito dalle parti in causa – di un diverbio tra l’allenatore della Roma e la CEO Lina Souloukou per il rallentamento avuto nelle ultime due settimane di calciomercato. Ma la proprietà si è fatta perdonare portando due pezzi da novanta come Hummels ed Hermoso.

L‘ex capitano giallorosso non avrà più alibi: se l’anno scorso aveva preso la squadra in corsa e, peraltro, non scelta da lui, ora la situazione cambia radicalmente perchè i giocatori sono stati avallati tutti da De Rossi. Il lavoro di sinergia con Souloukou e Ghisolfi è stato importante, ma la domanda sorge spontanea: se a Mourinho, esattamente un anno fa, fosse stato fatto questo mercato, le cose sarebbero andate diversamente? Forse a San Siro contro il Milan, che ha sancito il suo esonero, invece di inserire fuori ruolo Cristante centrale difensivo, avrebbe potuto scegliere tra Hummels ed Hermoso. Mica poco. Ma per Mou si era fatto un ‘mercatino‘, mentre per De Rossi non si è badati a spese. Scelte e strategie imprenditoriali che vedremo se daranno frutti a fine stagione.