NOTIZIE AS ROMA OLSEN – Dieci partite giocate, 900 minuti in giallorosso. Robin Olsen è arrivato in punta dei piedi e ha risposto con il lavoro, crescendo di partita in partita. Di seguito la sua intervista rilasciata al Match Program della Roma.
Partiamo dall’ultimo impegno: contro il Napoli è arrivato un pareggio molto importante contro una delle squadre più in forma del campionato e che anche in Europa ha fatto molto bene.
“La gara contro il Napoli era una partita molto delicata, un match che sapevamo sarebbe stato difficile, in particolare perché giocavamo fuori casa contro una grande squadra. Il Napoli è un gruppo che sta facendo molto bene sia in campionato sia in Europa. Abbiamo iniziato la gara molto bene, poi con il passare dei minuti loro hanno un po’ preso il sopravvento, ci hanno messo pressione. Siamo stati bravi a segnare il primo gol, poi abbiamo lottato e cercato in tutti i modi di portare a casa i tre punti. Purtroppo abbiamo incassato un gol all’ultimo minuto ed è stato un vero peccato aver lasciato due punti”.
Quindi il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Al fischio finale ero davvero dispiaciuto e mi sembrava avessimo gettato due punti, insomma più due punti persi invece che uno guadagnato. Oggi, a mente fredda, analizzando la partita, per come è andata la gara nel suo insieme, possiamo essere soddisfatti del punto conquistato anche se ovviamente giochiamo sempre per i tre punti e per la vittoria. Al fischio finale la delusione era tanta e bruciante”.
In questo avvio di stagione la Roma ha alternato buone prestazioni ad altre meno convincenti. Perché questa alternanza di risultati?
“Buona domanda! A dire il vero non ho una risposta, una spiegazione del perché a volte il rendimento è molto buono e altre volte non è all’altezza. È difficile dare una risposta, quello che posso assicurare è che noi scendiamo sempre in campo per vincere le partite e lottiamo per i tre punti. A volte ci riesce a volte no. Dobbiamo migliorare e vincere soprattutto in casa. Non possiamo permetterci passi falsi come contro la Spal in casa, non siamo stati all’altezza. Ma poi tre giorni dopo abbiamo reagito molto bene in casa contro il CSKA Mosca. Dobbiamo trovare maggiore equilibrio”.
Bisogna sottolineare però che, grazie anche alle sue ottime prestazioni, nelle ultime gare, fatta eccezione per il match contro la SPAL, il rendimento del reparto difensivo è decisamente migliorato.
“Cresciamo giorno dopo giorno, come squadra, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Lavoriamo duro in allenamento, proprio con l’obiettivo di migliorare sempre”.
A proposito delle sue prestazioni in questa prima parte della stagione, qualche giorno fa ha dichiarato che in questi primi mesi romani ha dovuto sopportare una forte pressione nei suoi confronti, ma che ormai è messa alle spalle.
“È vero, quando sono arrivato c’era molta pressione nei miei confronti, ma è normale quando si arriva in un grande club. La Roma aveva appena ceduto un portiere fantastico come Alisson e io venivo per sostituirlo. Mi aspettavo molta pressione e sapevo che avrei dovuto dimostrare sul campo il mio valore. Sto lavorando duro ogni giorno, ogni minuto, per dimostrare di essere all’altezza”.
Quali sono le differenze che ha trovato nel calcio italiano?
“La differenza tra il calcio da cui provengo e quello italiano è enorme. È completamente diverso, sicuramente è un campionato migliore quello della Serie A, non c’è paragone. Adesso gioco con calciatori più forti e contro calciatori più forti, davvero una differenza enorme”.
E come è cambiato il metodo di allenamento?
“Quando sono arrivato qui per me era tutto nuovo, un nuovo metodo di lavoro, tecniche di lavoro distinte. C’è voluto un po’ di tempo, ho dovuto ambientarmi. Ho trovato un nuovo allenatore con il quale lavoriamo su tutto, su ogni aspetto nei minimi dettagli. Dalla tecnica, al posizionamento tra i pali, il gioco da dietro… cerchiamo di lavorare su tutto, per cercare mi migliorare”.
Conoscere la lingua è importante per un portiere. Come va il suo italiano?
“In campo sta andando sempre meglio, non ho problemi a comunicare e farmi capire dal resto dei compagni. Capisco sempre un po’ di più; sono arrivato da tre mesi e sicuramente posso migliorare ancora e credo che piano piano imparerò anche l’italiano di tutti i giorni”.
Altra partita per la Roma, altra trasferta insidiosa, questa volta contro la Fiorentina. Che partita sarà?
“Mi aspetto una partita difficile, complicata, in trasferta contro una buona squadra. Per fortuna abbiamo quasi una intera settimana per poterla preparare con calma e al meglio. L’obiettivo è quello di tornare con i tre punti”.
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