AS ROMA NEWS PRIMAVERA GUIDI – Dopo il successo per 2-0 in casa della Sampdoria nella 31esima giornata di campionato, il tecnico della Roma Primavera Federico Guidi ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club giallorosso:
Partita complicata, lo sapevamo: è una bella vittoria, perché arriva nel finale con grande cattiveria agonistica, voluta sfruttando una palla inattiva. Probabilmente, a volte queste partite vanno vinte così.
“Sì, io penso che sia stata la vittoria della maturità, perché i ragazzi sono stati bravi. Non era facile trovare spazio con una Sampdoria che si difendeva molto bassa con tutti gli uomini. Non era facile trovare qualche varco. E devo dire che sono stati molto bravi nell’essere pazienti, nell’andare alla ricerca dello spazio giusto per attaccare. Quando trovi queste squadre che si chiudono, le palle inattive possono essere un fattore. Ormai, cominciano a essere tanti i gol che facciamo su palla inattiva, ed è un’altra soddisfazione per me e il mio staff, perché ci lavoriamo. E i ragazzi sono estremamente ricettivi, perché riescono a riportare queste nozioni sul campo, e oggi ci hanno indirizzato una partita che era difficile, per come la stava interpretando la Sampdoria. Oggi, mi è piaciuto veramente tutto e mi sono piaciuti tanti ragazzi, perché sono stati pochi gli errori tecnici: abbiamo sbagliato due o tre palloni nel primo tempo, dove dovevamo continuare a giocare alla ricerca dello spazio per andare ad attaccare l’ultima linea. Però, nel secondo tempo gli errori si sono completamente azzerati: sono stati bravi nelle riaggressioni, sono stati molto attenti ed efficaci nelle marcature preventive. Abbiamo attaccato con grande continuità senza concedere nulla, se non qualche calcio piazzato. C’è soddisfazione, perché è l’ennesima prestazione che ci porta un risultato positivo e questa è la strada giusta”.
Forse, serviva un po’ più di velocità per cercare di scardinare quel muro eretto dalla Sampdoria?
“Sì, potevamo essere più veloci, però c’era anche il problema del campo un po’ lento, e faceva molto caldo. Non era facile. Penso che la squadra abbia sempre giocato con pochi tocchi. L’unico neo – dove potevamo fare meglio – è che, quando avevamo palla aperta nell’attaccare la loro linea difensiva, i giocatori più lontani potevano sollecitarla molto di più, invece che chiedere sempre palla addosso e poi cercare di andare dentro con delle triangolazioni. Anche perché dovevamo essere bravi a dilatare quegli spazi che tra la difesa e il loro centrocampo. Forse, lì potevamo fare qualcosa in più. Però, la Sampdoria si è difesa molto bassa e non era assolutamente facile”.
Ora il Derby. Serve archiviare con due partite d’anticipo anche la seconda posizione: sarebbe motivo d’orgoglio ulteriore, perché abbiamo allungato sull’Atalanta e, in caso di vittoria con la Lazio, potremmo essere aritmeticamente secondi.
“Forse, è un primo match point, tra virgolette. E avere l’opportunità di giocarcelo nel derby è per noi fonte di grandissima motivazione. Cercheremo di mettere in campo tutto noi stessi. Anche perché ci vogliamo rifare del Derby di andata, dove, per la prestazione che avevamo fatto, non meritavamo di uscire sconfitti, e invece abbiamo visto i nostri avversari esultare. Dobbiamo guardare al Derby come un obiettivo, con gli occhi rivolti però all’obiettivo più grande, che è quello di cercare di raggiungere una delle prime due posizioni, che vorrebbero dire semifinale Scudetto. Sarebbe già tanta roba riuscirci con qualche giornata di anticipo: darebbe ancora più in merito a questi ragazzi del percorso che hanno fatto e dei miglioramenti che hanno avuto. Quindi, con tutte le nostre forze ora ci prepareremo per il Derby, a tre partite dalla fine”.
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