Il responsabile del Digital e dei social media della Roma, Paul Rogers, ha rilasciato un’intervista al magazine sportivo “Rivista 11”, nella quale ha spiegato le strategie di costruzione e pianificazione dei social giallorossi.
Che tipo di strategia hai quando comunichi le particolarità di un club con un’identità già molto forte come quella della Roma?
Forse non avremo vinto lo stesso numero di trofei di altre grandi realtà in Italia ma questo non toglie che stiamo parlando di un club con 90 anni di storia incredibile. Da una prospettiva di contenuto, il nostro lavoro è rispettare la tradizione e costruirci intorno qualcosa di nuovo per l’era digitale. Sono fortunato a essere circondato da grandi persone, cresciute tifando la Roma – molto prima di cominciare a lavorare per il club. Loro riescono a capire la tifoseria perché sono loro per primi tifosi – i loro padri e fratelli e sorelle e cugine sono tifosi della Roma. Loro vivono e respirano la Roma ogni giorno, e mettono passione nel proprio lavoro. Non siamo qui per riscrivere la storia o stracciare le tradizioni; siamo qui per coinvolgere online i tifosi della Roma in una modalità in cui non venivano coinvolti prima. La storia e la tradizione di questo club sono sempre presenti. Noi guardiamo costantemente al futuro. Roma è stata costruita sull’innovazione e cerchiamo costantemente nuove strade per innovare e spingere le cose oltre. Vogliamo che la Roma diventi il digital club più innovativo in Europa e questo significa sperimentare con la tecnologia e il contenuto.
Hai detto di avere un ottimo feeling con Pallotta e che la sua fiducia è la cosa più importante. Credi che ci siano molti proprietari come lui nel calcio europeo o che ci sia ancora da fare?
Ho davvero una buona relazione relativa con il presidente. Jim è da sempre coinvolto nel mondo della tecnologia, dello sport e dei media. Ha portato questa esperienza e questa prospettiva a Roma. Per noi, che lavoriamo sul lato digitale delle cose, è grandioso perché non solo capisce cosa stiamo cercando di fare, ma ci spinge a fare di più. Probabilmente è più coinvolto di un sacco di altri proprietari nel lavoro giornaliero, ma questo è perché è appassionato e determinato a costruire un club vincente. Capisce che perché la Roma sia vincente sul campo, deve esserlo anche fuori e sta lavorando ogni giorno per far si che questo accada all’interno dei complessi parametri del Financial Fair Play. I tifosi non sono sempre d’accordo con quello che fa o che dice ma dato che lo vedo molto spesso, so quanto la Roma significhi per lui e quanta voglia ha di riportare questa squadra al successo.
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