Editoriale
Roma, sindrome da “pancia piena”. Si salvano Dybala, Celik e Belotti. Abraham, blocco psicologico
AS ROMA NEWS UDINESE – Gli errori di Rick Karsdorp e Rui Patricio sono solo la punta dell’iceberg di una notte da dimenticare. La Roma alla Dacia Arena contro l’Udinese perde nella maniera peggiore, ricordando a tratti la squadra in balia del Bodo/Glimt in Norvegia in Conference League. Ma è da considerare un’eccezione?
Una vita di mezzo, perchè la squadra di Mourinho ha aumentato il tasso tecnico grazie a Matic, Dybala e Celik, ma sono venuti meno proprio quei giocatori che lo scorso anno hanno dato molto allo Special One, che sul più bello ieri sera lo hanno tradito. Se la Joya e il serbo sono da salvare nel marasma generale di Udine, i cosiddetti senatori, da Rui Patricio a Karsdorp, da Cristante ad Abraham, passando per Pellegrini, non hanno dato il massimo. Se ripensiamo che proprio loro la scorsa stagione erano tra i protagonisti del trionfo in Conference, nonchè tra i migliori su cui Mourinho poteva fare affidamento, contro la squadra di Sottil sono spariti dal campo, incappando in errori grossolani.
Manca ancora la mentalità vincente di questo gruppo, almeno a vedere la partita di Udine. Può essere la sindrome da “pancia piena” di alcuni elementi, tesi dimostrata invece dalla combattività di Belotti, che si è dato da fare, è dalla classe di Dybala che ha retto l’attacco giallorosso da solo. C’è un problema: non può segnare solo Dybala: a parte il gol di Abraham contro la Juventus (dove la Joya ci ha messo lo zampino), l’argentino ha segnato due gol, poi uno Cristante contro la Salernitana, uno Smalling contro la Cremonese e uno Ibanez contro il Monza. Insomma, manca un terminale offensivo e Abraham in questo momento è assente ingiustificato.
Non a caso Mourinho dopo Torino, proprio dopo un gol pesantissimo che ha consentito alla Roma di rimanere imbattuta all’Allianz Stadium, ha bacchettato e non poco l’inglese. Abraham deve capire che non si gioca più per lui, ma che ci sono Dybala e Belotti pronti a prendersi la scena. Una sana concorrenza che potrebbe anche far coesistere i tre attaccanti insieme, proprio come è successo a Udine. Il problema di Abraham sembra di motivazioni e di un blocco psicologico: a parte il Monza, non ha mai convinto pienamente.
Ecco allora che uno come Belotti, insieme a Pellegrini e Dybala a sostegno, potrebbero essere l’arma in più in Bulgaria contro il Ludogorets, facendo riposare (e riflettere) Abraham per una partita. Attenzione: per il momento la sua titolarità non è messa in discussione, ma Mourinho non guarda in faccia nessuno e se non avviene un’inversione di tendenza, Tammy potrebbe anche rischiare il posto. Fondamentale ripartire subito e dimenticare la Dacia Arena: contro il Ludogorets rivedremo Celik (bene il suo approccio ieri nel secondo tempo) e Zalewski al posto di uno Spinazzola ancora indietro nella condizione. Se per Karsdorp non ci sono scusanti, per l’eroe di Euro 2020 non è facile tornare alla brillantezza trovata proprio due anni fa. Un anno perso, non si recupera in 5 partite.
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