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Roma, stagione assurda: la svolta ha una data precisa

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AS ROMA NEWS RANIERI – Forse neppure i migliori siti scommesse avrebbero potuto prevedere quanto poi, coi fatti, si è davvero verificato. La svolta avuta dalla Roma guidata da Claudio Ranieri è impressionante e conferma ancora una volta quanto il calcio, come la vita, sia imprevedibile. Tutto può accadere e anche le rimonte più impensabili si possono verificare. Quella della squadra giallorossa non rientra nelle rimonte storiche, ma resta comunque memorabile, al di là di come andrà alla fine, anche perché l’obiettivo Champions League, che ad un certo punto sembrava impensabile, ora è possibile ma comunque non ancora vicino. Dunque, testa al campo, Ranieri lo sa. Ma dall’esterno, tifosi in primis, si può già cominciare a tracciare un bilancio dell’annata. Che, per la Roma, era partita male, malissimo. Poi è diventata incredibilmente e imprevedibile. Merito del cambio in panchina, stavolta di successo, con l’arrivo dell’eterno Ranieri che ha già annunciato l’addio a fine stagione – l’allenatore del futuro è vicino, secondo l’attuale tecnico – ma intanto vorrà togliersi l’ultimo sfizio di una carriera illuminante con l’apice della vittoria della Premier League alla guida del Leicester.

Dall’incubo al sogno: tutto in pochi mesi

La Roma, oggi, è in piena lotta Champions. Sfida la Juve, la Lazio, la Fiorentina e anche il Milan per il quarto posto che sembrava utopia fino a poche settimane fa. Nessuno, neppure il più ottimista dei tifosi, avrebbe mai utilizzato un qualsiasi bonus scommesse per puntare sui giallorossi in Europa. Ma l’arrivo di Ranieri ha cambiato tutto e ha sovvertito un trend negativo. Ma facciamo un passo indietro. La stagione comincia con De Rossi in panchina, confermato dopo l’ottima seconda parte dell’ultima annata, quando fu chiamato per sostituire Mourinho. Ma bastano i primi risultati negativi per convincere il club a un esonero inatteso. Via De Rossi, dentro Juric. Che però non si rivelerà scelta vincente, anche se la prima vittoria all’esordio, 22 settembre, alla quinta giornata contro l’Udinese, lascia ben sperare. Ma è una dolce illusione, come il 2-1 al Venezia nel turno successivo. La Roma non migliora nel gioco e non fa risultati. Ne perde diverse, scivola addirittura nella parte destra della classifica, distante dalla vetta. C’è una data simbolo, forse, su tutte: 27 ottobre. Il pokerissimo della Fiorentina al Franchi è un campanello d’allarme. La società capisce che Juric non ha in mano la situazione e poi, dopo la sconfitta col Bologna, cambia ancora. Saluta Juric e stavolta punta sul ritorno di Ranieri. Che era libero e, sue parole, avrebbe accettato di tornare in panchina solo per guidare o la Roma o il Cagliari. Fanno prima i giallorossi.

La lezione dell’eterno Sir Claudio

Ranieri arriva, con umiltà ricorda l’importanza del lavoro sul campo, entra nella testa dei giocatori e la Roma comincia a fare risultati. Dal quindicesimo posto, occupato per qualche giorno, ecco la cavalcata, la scalata verso l’alto. Con prove convincenti e anche qualche goleada come il 5-0 allo stadio Olimpico contro il Parma. Oppure la vittoria nel derby per 2-0. Quella partita segna l’inizio della svolta. Con la Roma che non perde più e anzi vince. Vince sempre. Sette di fila dal Venezia al Lecce, tra febbraio e aprile, ventuno punti che proiettano in alto la Roma, ad un passo dal quarto posto. Come detto, al netto di come si concluderà l’annata, la squadra della Capitale può già sorridere. I tifosi ringraziano Ranieri, così come il club. Perché col suo arrivo la città è tornata a sperare e lui ha ridato un senso alla stagione. Anche con mosse tattiche indovinate. Il resto l’hanno fatto i singoli. Come Dybala, sempre decisivo infortuni permettendo. Oppure Dovbyk, che ha cominciato a segnare come in Liga. Meno devastante ma comunque al centro del gioco e del progetto al primo anno in Italia, per tutti uno dei campionati più difficili. Tatticamente intenso. O, ancora, Saelemaekers, la grande rivelazione stagionale. Prezioso il suo rientro dopo l’infortunio. Era mancato tanto alla Roma. Anche a Juric. Come non citare Shomurodov, spesso eroe a sorpresa delle ultime partite. Oppure Angelino, una conferma a sinistra. Terzino goleador. Ora le ultime curve. Comunque andrà, sarà stata un’annata incredibile. Per qualcuno, forse, anche indimenticabile.

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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