Editoriale
Roma, tra rivoluzione mancata e smentite: Ranieri chiude il caso mercato
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AS ROMA NEWS CALCIOMERCATO RANIERI – “Chi ha fatto filtrare che a gennaio avremmo fatto la rivoluzione non è nostro amico.” Con queste parole, Claudio Ranieri ha gelato la sala stampa, smentendo categoricamente le voci su un mercato invernale rivoluzionario. Un’affermazione che ha colto di sorpresa molti, soprattutto perché a dicembre era stata proprio la Roma a far trapelare un messaggio chiaro: “I Friedkin sono furiosi, gennaio sarà un momento di cambiamento. Alcuni giocatori dovranno partire e saranno messi sul mercato.”
Se c’è una sottile differenza tra cambiamento e rivoluzione, la sostanza resta la stessa: la Roma voleva muoversi, ma non è riuscita a farlo. Il problema, però, non è tanto nella mancata rivoluzione, quanto nel tentativo di riscrivere la narrazione di ciò che è stato detto e fatto.
La verità sul mercato giallorosso
Dopo la sconfitta contro il Como, la proprietà era stata chiara: serviva un cambio di rotta. I nomi dei possibili partenti erano noti e non erano pochi. Dybala è stato sondato dall’Arabia Saudita, ma ha rifiutato il trasferimento. Pellegrini, Cristante e Zalewski sono stati messi sul mercato, senza però trovare acquirenti. Celik e Shomurodov sono stati vicini alla cessione, ma alla fine Ranieri ha bloccato tutto, non avendo alternative valide a disposizione.
Il mercato della Roma si è chiuso quindi con tre acquisti last-minute (Nelsson, Salah-Eddine e Gourna-Douath) e diverse cessioni minori, ma la tanto attesa rivoluzione non è mai arrivata. Questo perché a gennaio è difficile fare operazioni di peso, ma anche perché le richieste economiche per alcuni giocatori hanno frenato ogni trattativa.
Ranieri tra pragmatismo e strategia comunicativa
Se la Roma avesse ceduto Pellegrini o Cristante, sarebbe stata davvero una rivoluzione. Ma il tecnico ha scelto la strada della stabilità, cercando di lavorare con il materiale a disposizione. La sua conferenza stampa, però, ha aperto un altro fronte di discussione: negare che il club abbia provato a cambiare è un tentativo di riscrivere i fatti.
Forse Ranieri ha voluto proteggere lo spogliatoio, forse ha cercato di evitare ulteriori tensioni con la stampa, ma il punto resta: la Roma ha provato a fare delle cessioni e non ci è riuscita.
Nel frattempo, la squadra è chiamata a una reazione immediata. Il mercato è chiuso, non ci sono più alibi. L’Europa League resta l’unico vero obiettivo stagionale, mentre in campionato la rincorsa alle posizioni che contano è ancora tutta in salita. Adesso, però, più che le parole, servono i fatti.
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