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Roma, tra sogni Champions e rebus panchina: Pioli in pole, mentre Svilar e i veterani attendono il futuro

AS ROMA NEWS PIOLI SVILAR – Aprile sarà il mese decisivo per capire se la Roma potrà davvero coronare la sua rimonta e conquistare un posto in Champions League. In realtà, molto si deciderà già nei prossimi 14 giorni: i giallorossi, attualmente a -3 dalla Juventus, affronteranno prima i bianconeri all’Olimpico e poi la Lazio nel derby del 13 aprile. Due scontri diretti da dentro o fuori che potrebbero cambiare le sorti della stagione.
Un calendario da brividi
La rincorsa europea della Roma proseguirà poi con un tour de force: Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. Un calendario complicato, ma con un vantaggio non da poco: i giallorossi non avranno impegni infrasettimanali, al contrario di quasi tutte le rivali (Bologna, Lazio, Fiorentina, Milan). La speranza è di affrontare alcune di queste squadre quando avranno ormai poco da chiedere al campionato: Atalanta e Milan, ad esempio, potrebbero arrivare ai rispettivi scontri con la Roma con i giochi già fatti.
Rinnovi e scelte future: tra Svilar, Saelemaekers e i senatori
Fuori dal campo, il lavoro della dirigenza non si ferma. Il primo nodo da sciogliere è quello del rinnovo di Mile Svilar: il portiere serbo, ormai titolare inamovibile e tra i protagonisti della rinascita, chiede tra i 4 e i 5 milioni l’anno. La Roma ne offre 1,6 più bonus. La distanza è ampia, ma la trattativa è in corso, anche perché il Bayern Monaco ha già acceso i radar.
Capitolo Saelemaekers: il belga ha convinto a suon di gol (6) e assist (5) e la Roma vorrebbe riscattarlo, ma i contatti col Milan si sono interrotti mesi fa. Il club rossonero, che ha visto Abraham deludere, potrebbe ripensarci e porre condizioni più stringenti. Ghisolfi dovrà muoversi con cautela ma decisione.
Poi c’è la questione dei senatori: El Shaarawy, Mancini, Cristante e Pellegrini. Il Faraone è vicino al rinnovo automatico, mentre Mancini è considerato il leader emotivo e tecnico della squadra. Diverso il discorso per Cristante e Pellegrini: il primo è apparso impreciso, il secondo evanescente. Entrambi rischiano di essere fuori dal progetto tecnico per la prossima stagione. Una cessione non è esclusa, ma andrà pianificata con attenzione.
Panchina: Pioli in pole, ma il rebus è ancora aperto
Intanto, il tema del nuovo allenatore continua a tenere banco. Claudio Ranieri ha ribadito che non resterà: “Non sono il futuro della Roma, con me si perderebbe un anno”, ha dichiarato con la solita franchezza. Ma non ha rinunciato a lanciare indizi – a volte contraddittori – sul possibile successore.
Stefano Pioli sembra essere il nome più caldo: stimato da Ranieri, era già stato contattato dalla società prima dell’arrivo di Juric, con tanto di tentativo di blitz a Parma per convincerlo a non firmare con l’Al-Nassr. In lizza restano anche Sarri, Italiano e Allegri, con quest’ultimo che piace ma ha un ingaggio pesante e rapporti tesi con alcuni elementi della rosa (Paredes in primis). Non è esclusa una pista estera, anche se al momento resta sullo sfondo.
L’attesa per la svolta
Con otto partite alla fine della stagione, la Roma si gioca tutto: il presente europeo e il futuro tecnico. Ranieri ha compiuto un piccolo miracolo riportando i giallorossi in zona Champions, ora tocca alla dirigenza completare l’opera. Tra rinnovi, addii e scelte strategiche, Trigoria è un cantiere aperto. Ma una cosa è certa: il tempo delle decisioni è arrivato. E domenica contro la Juventus sarà già un primo spartiacque.
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