L’ex presidentessa della Roma, Rosella Sensi, è intervenuta a Sportitalia parlando della sua esperienza alla guida della società giallorossa.
Sui momenti più belli in giallorosso: “La vittoria dello Scudetto, la conquista della Coppa Italia e l’abbraccio con Bruno Conti nell’anno dei 4 allenatori”
Un momento doloroso: “La cessione di Samuel è un grande rimpianto, non riuscivo a firmare…”
Sulla Curva Sud: “Io sono stata contestata, quando c’era da criticare non hanno mai perdonato nessuno”
Su come vive le partita: “Le vedo sempre nella stessa posizione a casa mia, non sono riuscita a tornare allo stadio per la malinconia di quanto aveva fatto papà. Mi dicono che la gente è tornata ma non mi riconosco in questa atmosfera. Mi piace ricordare la partita della Roma allo stadio com’era ai tempi di mio padre”
Una partita esaltante della Roma americana: “Quando si vince il derby sono sempre momenti di gioia.”
I quarant’anni di Totti: “Ero in disaccordo con mia madre per quello che ha detto, capisco la sua amarezza ma le ho detto che avrebbe dovuto rivolgersi a lui in privato. Francesco per me è uno di casa, non era quello il modo”
Si parlava di una Roma in mano ai Moggi: “Di tante cose che sono state dette, questa non la sapevo proprio (ride, ndr). Papà è sempre stato lucidissimo, siamo sempre stati molto d’accordo. Sulla vendita della Roma si son dette tante baggianate, era diventato un gioco al massacro perchè i tifosi non capivano che la prima a essere massacrata era la squadra. La cosa più dolorosa è non essere stata creduta”
Sul rapporto con la nuova proprietà: “Non c’è mai stato, a questo punto non lo voglio. In 5 anni non sono mai stata cercata. Mandai una maglia a Pallotta ai tempi di Dibenedetto presidente, pensavo si ricordasse del gesto ma non è stato così. Resta il mio presidente, deve farmi vincere. Una cosa buona che hanno fatto è il rinnovo di Totti”
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