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Rosella Sensi: “So che i Friedkin hanno preso le distanze dalla Super League”
ULTIME NOTIZIE AS ROMA ROSELLA SENSI – Rosella Sensi, ex presidente della Roma, ha parlato del momento dei giallorossi, della Super League e della nuova proprietà targata Friedkin.
“Non mi occupo di sport da tempo ma l’amore per la Roma e il calcio c’è sempre. Per il resto non mi vedrei con un’altra casacca al di fuori di quella della Roma, come Francesco Totti“, ha detto in un’intervista a TMW.
Che ne pensa della Roma di oggi?
Ho molta fiducia nella nuova proprietà, bisogna lasciargli tempo per entrare a ricostruire qualcosa che è stato danneggiato negli anni. Ogni anno la squadra è stata smembrata, diamogli tempo per ricostruire. Il ko col Torino ci lascia abbattuti ma guardiamo con ottimismo al futuro. La presenza dei Friedkin e l’attaccamento alla squadra ci fa ben sperare ed è un segnale di fiducia. Mi piace Friedkin, è un presidente di rottura rispetto alla proprietà precedente.
E di Fonseca che ne pensa?
Non voglio dare consigli. Prima di riconfermare un allenatore, che per ora non sarebbe da riconfermare, si dovrebbe capire cosa accade nello spogliatoio. Dire cambiare tutto sarebbe superficiale.
Ha mai pensato come vedrebbe suo padre questa Roma?
L’approccio che c’è stato ora è di non parlare e lo trovo corretto. L’approccio di mio padre lo preferisco, ma il calcio negli anni è cambiato. Di sicuro Franco Sensi avrebbe parlato tutto l’anno. Negli ultimi dieci anni di sicuro mio padre non sarebbe arrivato a questo punto.
Che ne pensa della Superlega?
Se n’è sempre parlato in questi anni. La decisione presa è quantomeno disdicevole per il momento e per quanto sta attraversando il calcio. Non sono degli sprovveduti, avranno riflettuto molto, ma non credo sia giusto aver preso una decisione del genere. Conosco Florentino Perez, non capisco perché abbiano preso questa decisione con queste modalità. Sono convinta che si arriverà a una soluzione. Sarà stata una presa di posizione e si deve tornare ad un punto in cui si rispettano i tifosi e il calcio. Non si può chiedere alle persone in questo momento storico di fare a meno del calcio in nome degli interessi economici.
Come la prenderebbe se la Roma ne facesse parte?
Non lo saprei dire. Ogni presidente fa quello che ritiene di fare. Qualsiasi decisione in questo momento storico è poco elegante. So però che hanno preso le distanze.
Suo padre avrebbe scelto Fonseca, Sarri o Allegri adesso?
Considerando tutto il percorso, avrebbe scelto Allegri. Io per il percorso di crescita intrapreso dai Friedkin, ne sceglierei un altro. Allegri è un tecnico per vincere, ne prenderei uno giovane invece, come De Zerbi.
Tornerebbe allo stadio?
Non torno allo stadio da quando è stato ceduto il club. E’ un fatto di malinconia ma chissà col nuovo presidente…
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