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Sacchi: “Se fossi un dirigente della Roma chiamerei Ancelotti e farei un tentativo”

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AS ROMA NEWS MILAN ANCELOTTI SACCHI – L’avventura di Carlo Ancelotti al Real Madrid sembra ormai giunta al capolinea. Dopo la dolorosa eliminazione dalla Champions League, l’aria nella capitale spagnola si è fatta pesante e, secondo quanto riportato dalla stampa iberica, l’addio a fine stagione è sempre più probabile. A osservare da vicino la situazione c’è Arrigo Sacchi, maestro e mentore del tecnico di Reggiolo, che non nasconde l’amarezza per il momento vissuto dal suo “figlioccio calcistico”. I due si sentono spesso, anche in questo periodo complicato, e Sacchi ora sogna un ritorno di Ancelotti in Italia, magari proprio su una panchina prestigiosa della Serie A. In un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, l’ex commissario tecnico della Nazionale ha detto la sua sul futuro del collega e amico, lanciando un messaggio chiaro e affettuoso.

E adesso, con Ancelotti libero, ci potrebbe essere un’opportunità per una squadra italiana. Il Milan? La Roma? Che cosa ne pensa?
“Non so quello che vorrà fare Carletto. Mi pare che la Federcalcio brasiliana gli stia sotto da un po’ di tempo e la possibilità di giocarsi un Mondiale sulla panchina della Seleçao è allettante. In ogni caso, se fossi un dirigente del Milan o della Roma un colpo di telefono a Carletto lo farei: non costa nulla”.

Restando in tema di romanticismo, si è parlato di un possibile interessamento della Roma.
“Carletto, calcisticamente, è diventato maturo alla Roma. È molto legato alla città, è amato dai tifosi. Quando io lo volli al Milan, lui era il capitano dei giallorossi, e strapparlo al presidente Dino Viola fu tutt’altro che semplice. Per lui sarebbe come tornare ragaz-zo, anche se ormai ha i capelli grigi…”.

L’ambiente di Roma, particolarmente passionale, non rischierebbe di metterlo in difficoltà?
“Metterlo in difficoltà? State scherzando? Carletto è uno che non ha avuto paura nemmeno quando si è trovato di fronte a un orso durante una vacanza in Canada… Sono sicuro che, se gli amici che erano con lui non gli avessero detto che era meglio allontanarsi, Carlo avrebbe fatto amicizia con l’orso. E’ una pasta d’uomo. Sa farsi voler bene da tutti e tutti lo rispettano”.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

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