Patrik Schick

Patrik Schick, attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport in vista della sfida contro il Cagliari di sabato prossimo.

Partiamo dall’ultima partita. Che sensazioni hai provato nel tornare titolare contro il Chievo?
Gli ultimi 90′ li avevo giocati a giugno, per questo sono contento. In campo mi sono trovato bene. Mi sono dovuto fermare per 2 mesi e mi è mancato un po’ giocare, ma mi sono trovato bene. Per questo sono contento.

A che punto è la condizione atletica? Sei al 70-80%?
Non so. Sono migliorato tanto, ma non è facile riniziare dopo essere stato fermo due mesi. Poi c’è stato l’infortunio, non è facile. Devo ancora lavorare un po’, ma adesso sto meglio.

Sono stati mesi difficili per te. Il momento più duro? E quello più bello?
Il più duro? Quando sono stato infortunato. Non puoi fare niente, devi solo lavorare ma non puoi giocare. Questo è stato difficile. Il più bello? Quando sono venuto a Roma per la prima volta. Ho trovato tanti tifosi in aeroporto, è stato bellissimo.

Come ti stai trovando a Roma? Con chi hai legato di più tra i compagni?
Qui mi sto trovando molto bene. Sto qui con la mia fidanzata, siamo molto contenti qua. Il compagno con cui ho più legato? Penso con Dzeko, anche lui parla ceco. Lo fa molto bene, possiamo parlare la stessa lingua.

A che punto è l’intesa sul campo tra te e Dzeko?
Ho giocato pochi minuti con lui a Verona e l’ho fatto da esterno. È un po’ diverso rispetto a quando gioco da punta, ma mi sono sentito bene. Ho giocato di più con la palla rispetto a quando faccio la punta. Quando abbiamo giocato insieme abbiamo fatto bene.

L’hanno scorso hai segnato 13 gol, lui 39. In totale sono 52. Potenzialmente potete essere la coppia più forte della Serie A?
Potenzialmente sì, ma forse dobbiamo tutti confermarci in campo. Forse potenzialmente sì.

Quanto potrai incidere sul campionato? Cosa puoi dare? Qualità? Classe? Talento? Gol?
Sono un attaccante, quindi il mio obiettivo è fare gol. Quando gioco voglio fare gol, questo è il mio obiettivo.

Avete tante occasioni da gol, ma cosa vi manca davanti? Un po’ di cattiveria?
Forse, ma è difficile. A volte hai fortuna e segnare in qualsiasi modo, altre non la hai. Dobbiamo lavorare anche in allenamento, facciamo di tutto per fare più gol. Questa è la strada.

Quest’estate ti volevano tutti, poi è arrivata la Roma che ti ha pagato 42 milioni. Ti ha pesato essere stato pagato più di tutti nella storia del club o è una motivazione in più per te?
Per me è una grande motivazione, al 100%. Non voglio deludere nessuno, faccio del mio meglio. Sono venuto qui a Roma perché credo nel mister, nella strada che la Roma vuole intraprendere. Siamo sempre in alto e possiamo pensare allo scudetto, questa è la squadra.

L’obiettivo può essere lo scudetto già da questa stagione?
Sì, certo.



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