Josè Mourinho, Luke Shaw

ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO SHAW – Continua il botta e risposta a distanza, piuttosto piccato, tra Luke Shaw e José Mourinho. I due si sono incrociati al Manchester United, ma il loro rapporto non è mai decollato e lo Special One spesso lo ha punzecchiato anche in conferenza stampa.

Dopo il botta e risposta di poche settimane fa, anche recentemente Mourinho ha detto la sua: “È stato scarso sui corner, il suo apporto è stato terribilmente cattivo”, ha detto pochi giorni fa dopo il match con la Repubblica Ceca

Shaw non si è fatto attendere nella sua replica: “Non lo capisco davvero a essere sincero. Non so perché continui e voglia prendersela con me. Deve fare il suo lavoro. Ha la sua opinione. Sono abituato al fatto che lui dica cose negative su di me, quindi faccio solo finta di niente e lascio correre. Lo ignoro. È che la sua voce sia importante, gli piace molto parlare di me, come abbiamo visto tutti in questo periodo. Ma resta la sua voce e il suo pensiero, può dire quello che vuole. Mi concentrerò su me stesso”, le parole riportate dall’Evening Standard.

Il terzino della nazionale inglese torna sul rapporto allo United: “Cambia in base ai giocatori. Alcuni gli piacciono, altri no. E io penso di essere finito nella categoria di quelli che non gli piacevano. Ho cercato in tutti i modi di tornare dalla sua parte, ma non ha mai funzionato, qualsiasi cosa facessi. Non era un segreto che non ci siamo trovati. Penso che lui fosse un grande allenatore ma, sai, il passato è il passato. È tempo di andare avanti. Sto cercando di andare avanti, ma ovviamente lui non ci riesce. Parla continuamente di me, e mi sembra abbastanza strana come cosa. Anche alcuni miei compagni hanno detto ‘qual è il problema?’ e ‘perché continua a parlare?’ Ha bisogno solo di andare avanti. Spero che possa trovare pace su questo e finalmente andare oltre e smettere di preoccuparsi di me. Sono parecchio nella sua testa ed è chiaro che pensi molto a me”.

Shaw è un fiume in piena e continua a sfogarsi“Non credo che nessuno di voi abbia davvero realizzato i due-tre anni che ho passato con lui e quanto siano stati brutti. Quello che dice ora è niente in confronto a quello che diceva. E sono completamente sincero. Ma ora sono cresciuto molto, i tre anni con lui mi hanno fatto crescere molto. Mi viene facile ignorarlo adesso e magari anche riderci su. Ma è meglio ignorarlo e andare avanti con la mia vita. Come si comportava con me era Mourinho, c’era una sua agenda personale. Credo che tutti quelli che erano insieme a me fossero al 100 per cento al mio fianco, quindi qualsiasi cosa ci fosse tra me e lui era una cosa nostra. Ma il club, dal presidente al resto, mi supportavano tutti completamente. Quindi mi sentivo spalleggiato dalla società, non dall’allenatore. Ma sapevo che se fosse arrivato il momento sarei stato in grado di sopravvivergli e l’ho fatto. Così posso solo concentrarmi sul migliorare”.



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