Eldor Shomurodov

CONFERENZA STAMPA AS ROMA SHOMURODOV – Eldor Shomurodov, attaccante della Roma, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione. Queste le sue dichiarazioni:

L’INTRODUZIONE DI TIAGO PINTO: “Fare la conferenza stampa 2-3 settimane dopo che il calciatore è arrivato è buono perché avete visto le partite. Per me è un orgoglio prendere questi due calciatori. Sono due profili in linea con il progetto che abbiamo. Calciatori giovani con prospettiva futura. E’ coerente con tutto quello che abbiamo detto prima. Vina lo conosco bene da molto tempo, a 23 anni ha vinto 5 titoli e nella scorsa stagione ha fatto bene col Palmeiras. Nel futuro mi aspetto che possa giocare anche con Spinazzola, non è giusto dire che è il sostituto. Eldor è arrivato la stagione scorsa in Italia e abbiamo capito che le sue caratteristiche potevano essere importanti per la squadra. Sono stati un lavoro tra me, scout e allenatore. E’ importante quando prendiamo un calciatore che possiamo scegliere insieme. Sono le parole che mi piace dire in questi momenti”.

Hai caratteristiche di alto livello, abbiamo avuto la conferma di quanto il tuo profilo sia completo. Perché solo a 26 anni sei arrivato nel grande calcio? 

Dare una giustificazione è difficile, forse perché ogni singolo anno ho provato a pormi degli obiettivi per migliorare. non importa a quale età ma l’importante è che sono qui oggi. Non vedo l’ora di dimostrare quello che valgo e vincere qualcosa qui per la Roma.

Qual è il ruolo in cui ti senti più a tuo agio e se ti vedi in coppia con Abraham? 

Per il mio ruolo devo dire che dal punto di vista della fase offensiva sia che giochi più largo o più al centro non ho grandi differenze, mi trovo bene in entrambi i ruoli. Per Abraham, la cosa importante è che tutto quello che viene deciso venga fatto per il bene della Roma. Se mi verrà chiesto di aspettare, aspetterò. Se la cosa più utile per la squadra è giocare con lui non vedo l’ora.

Pinto ha insistito che i giocatori devono avere una grande voglia di vincere, tu la senti dentro? Dal punto di vista umano vieni da un paese lontano, i principali punti di riferimento al di là del campo e di Trigoria quali sono stati? 

Come ho detto prima di arrivare in un top club ero concentrato a giocare bene e a migliorare me stesso senza mettermi troppa fretta. Più che pensare se gioco bene o male io devo pensare al bene della Roma. Devo pensare a raggiungere la vittoria non solo di una partita ma di un trofeo. Un punto di riferimento è la fame di vittoria, mi interessa dare una mano alla squadra e portare dei trofei per questa squadra.

Qual è il tuo rapporto con Mourinho? Ha avuto un ruolo importante per il tuo arrivo a Roma? 

Ci siamo visti per la prima volta due anni fa a Mosca, non appena è arrivata la notizia dell’interesse ho detto subito di sì, ero contento di arrivare qui per la Roma perché la ritengo un top club che ha una grande storia e si pone obiettivi ambiziosi. Mourinho è stato uno dei motivi per cui ho deciso di venire qui, uno dei migliori allenatori al mondo.

Ti aspettavi di essere subito così importante? In cosa pensi di dover crescere di più per aiutare la squadra? 

Appena sono arrivato volevo far vedere subito quello di cui ero capace. Quello che alla fine ho dimostrato era di più di quello che mi aspettassi ma devo continuare così e migliorare negli aspetti in cui devo crescere non solo per aiutare la squadra a vincere i trofei ma anche per i tifosi.



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