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Spadafora: “Ridicolo chi parla di complotto contro la A. Bisogna ricominciare in sicurezza”
Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è intervenuto durante una diretta Facebook dove ha parlato in particolare del progetto di ripresa dello sport in Italia che dovrà seguire regole precise e rigorose se non si vuole rischiare di mettere a rischio la vita degli sportivi.
“A questo tipo di emergenza sanitaria abbiamo dovuto dare una risposta attenta e responsabile in due mesi. Non è ancora vinta questa battaglia, dobbiamo vincerla insieme. Il Paese riaprirà gradualmente, siamo tutti in difficoltà e in questo quadro ci sono difficoltà e aspettative anche del mondo dello sport. In questi due mesi abbiamo lavorato giorno e notte per prendere le decisioni migliori possibile e assumerci le nostre responsabilità, nessuno era preparato a questa emergenza. Sento parlare di immobilismo, indecisionismo e trovo tutto questo assurdo. Stiamo lavorando giorno e notte. Dobbiamo ripartire anche attraverso lo sport e i giovani, di cui si parla poco in questo periodo, ma per i quali stiamo lavorando tantissimo”.
“Oggi pomeriggio si è tenuto l’incontro con il Comitato tecnico scientifico, abbiamo parlato dello sport di base e della necessità che tutti i centri sportivi debbano e possano riaprire in sicurezza il prima possibile. Il Ministero dello Sport proporrà il prima possibile un protocollo obbligatorio. Speriamo ci consenta di far riaprire entro la fine di maggio. Tutto questo ce lo dobbiamo conquistare. Niente date certe? Abbiamo la necessità di valutare l’evoluzione e l’impatto dei provvedimenti sulla situazione nel Paese. Non è possibile prevedere cosa deve accadere fra due mesi, dobbiamo capire di volta in volta. Da qui al 17 maggio dovremo valutare e capire se possiamo riaprire“.
“Il 4 maggio riparte l’attività sportiva e motoria all’aperto e gli allenamenti degli sport individuali. Mi sembra assurdo chiedere perché gli sport individuali si e quelli collettivi no. La riapertura deve essere graduale. I sondaggi vorrebbero che il calcio si fermasse qui. Io non sono una persona che si fa condizionare dai sondaggi, non decido sulla linea del sentimento comune. Sarebbe molto più facile dire di chiudere subito il campionato e la comunità scientifica sarebbe d’accordo. Portare avanti il mondo del calcio è una cosa importantissima per il nostro paese ma lo dobbiamo fare in sicurezza. Ricordate quando la Lega Serie A non si è fermata? Quante squadre sono andate in quarantena? La Figc ha presentato un protocollo ed è stato preso in considerazione. Oggi siamo a fine aprile, non siamo in grado di sapere quale sarà l’evoluzione del virus, come verranno rispettate le regole, perciò non possiamo sapere quando il campionato riprenderà. Lo sapremo più avanti, quando avremo i dati dell’attuazione del protocollo. Il protocollo ha dei costi elevati, come fa la Serie B? Non è vero che non c’è una piena coerenza con le parole del presidente Conte e le mie. Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A ed è ridicolo chi dice questa cosa. Io non sono un medico e non sono uno scienziato, inviterei tutti ad astenersi in queste ore a diventare qualcosa che non sono. Quando riprenderà tutto il mondo dello sport, dobbiamo poterlo fare rispettando tutte le necessarie regole”.
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