Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa anche di Allegri, che lo aveva definito “un grande allenatore ma anche un grande attore”. Questa la risposta del tecnico giallorosso:
Allegri ha detto che Spalletti è un grande allenatore ma anche un grande attore…
Perché non mi ha mai sentito cantare (ride, ndr). Siamo stati insieme diverse volte. È un grande amico e rimane tale, penso che sia una persona corretta e un grande allenatore perché è facile dire che ha grandi calciatori ed è facile vincere. Invece è tutto il contrario. Perché c’è da gestirli, da farli rendere e domarli tutti. Lui ha vinto quando aveva meno calciatori e quando aveva grandi calciatori e non è mai successo confusione, ha vinto con rosee ampie come adesso. Poi nel finale di partite mette Pjanic e Dybala è differente a mettere altri calciatori. Però quando entrano e rendono al massimo come se avessero giocato tutte le partite c’è di mezzo la gestione dell’ allenatore e il clima che si respira. Lui è il primo della classe, si accettano le battute. A voi non interessano le storie belle del calcio, interessano quelle meno belle: dietro l’angolo ci sono storie bellissime, le amicizie che si formano, quando i giocatori fanno vedere che sono in contatto con giocatori dell’altra squadra… Non sono solo avversari, spesso sono grandissimi amici e non cambia se si gioca nella stessa squadra o si giochi in un club diverso. Come ad esempio Pjanic che è un amico di tutto lo spogliatoio e rimarrà tale. L’amicizia con Allegri nasce dal fatto che ci si trova nelle situazioni di calcio. Siamo stati a Lione insieme nella riunione di Champions, la sera dopo cena siamo stati insieme, abbiamo parlato. Poi ci siamo ritrovati a Coverciano, viene dalle mie zone, è un livornese verace e loro sono tipi astuti e bisogna stare attenti ad avere a che fare con loro.
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