Luciano Spalletti, nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Chievo, ha parlato del rinnovo del suo contratto. Questo il video che vi proponiamo:
“Ripartiamo da quello che io ho detto venti giorni fa a un vostro collega, che mi sembra che l’abbia riportato abbastanza bene, poi non so quello che è successo e che ha detto intervenendo in radio. Io ho detto le stesse cose che ho detto precedentemente, siete voi forse gli avete dato un taglio diverso questa volta, che l’avete accompagnata in maniera diversa. E’ la stessa cosa che io ho detto precedentemente. Nel calcio funziona così. Io ci sto a dover avere l’imposizione di vincere perché si ha a che fare con una buona squadra e la ricerca deve essere quella lì. Però poi si fanno gli inventari, si arriva a un certo punto e si guarda se la squadra segue, è attenta, se è nelle condizioni di dare il giusto risultato per quella che è la forza di come è composta oppure no… Ad esempio, ora si arriva a dicembre e si fa l’analisi di questi sei mesi o dell’annata. Se si prende l’annata, si va a vedere che in confronto alle migliori squadre europee, secondo me, se si valutano le trentasei partite delle 38 giocate, perché io 2 non ne ho giocate, e si hanno 81 punti, si vede che Bayern Monaco, Tottenham, Arsenal, Manchester United, Manchester City, Napoli, Psg, Atletico Madrid… si vede che siamo nella media se non sopra. Questo è segno che la squadra sta lavorando bene. Ci sono i presupposti quindi per andare avanti. Quando si arriva a fine anno si fanno altre analisi. Dobbiamo vincere assolutamente la partita contro il Chievo, in tutti i discorsi fatti abbiamo detto che o ce la mettete voi questa partita qui o ve la ricordo io. In tutte le analisi che si fanno, la partita di domani sera è fondamentale per noi. Di conseguenza le analisi vanno fatte dopo la partita. Attualmente a questi ragazzi bisogna fare i complimenti per come si sono comportanti, sono orgoglioso del loro comportamento. Chiaramente ci sono dei risultati che fanno molto male, ma in generale questi ragazzi lavorano in maniera corretta. Poi a fine anno bisogna per forza rifare l’inventario della situazione, come si fa nelle aziende e nelle società. Si vede cosa si è portato a casa e quali sono i presupposti di crescita o meno. Qual è la cosa scandalosa? Altrimenti posso dirla anche in un’altra maniera, ovvero: visto che non ho vinto nulla facciamo 5 anni di contratto, è meglio così? Mi sembra che sia più scorretto. Da parte mia sono abituato a dover portare a casa un risultato, come voi fate quando scrivete, dovete rincorrere un risultato. Mi immagino che a fine anno si guardano i risultati degli articoli, o scrivete tanto per scrivere non ve ne frega nulla del vostro risultato? Si va per partito preso o per dare vantaggio ai propri interessi e alle proprie comodità? Mi voglio augurare che non sia così”.
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