Luciano Spalletti è stato intervistato da Sky Sport nel corso dello speciale Roma Day dell’emittente satellitare. Queste le parole del tecnico della Roma:

Come ha trovato la squadra dopo le vacanze?
Quando ero piccolo i miei nonni dicevano sempre le stesse cose, cioè ciò che farai il primo dell’anno lo farai tutto l’anno, erano superstiziosi. Abbiamo pensato il primo dell’anno di allenarci e di andare forte, cercando di far diventare questi giorni come l’inizio di quelle possibilità e di quelle giornate che metteranno a disposizione 365 mini-trofei. Se riusciremo a portare a casa il nostro piccolo trofeo giornaliero a fine anno avremo fatto dei numeri importanti. Non debbono esistere giorni precedenti o successivi ma bisogna lavorare nella maniera seria, corretta e giusta. Anche cercare di guarire prima da infortuni, oppure non portare vicende personali dentro lo spogliatoio. Fare una frase corretta alla squadra, questo comporterà che si migliori sotto tanti aspetti. Bisogna avere l’avidità di voler vincere quasi tutti questi mini trofei.

Favorevoli a giocare sotto le festività natalizie?
Io penso di sì. Ai giocatori piace giocare a calcio, quello che fa la differenza secondo me è la partecipazione del pubblico. Nelle partite infrasettimanali non c’è molta partecipazione negli stadi. A loro piace il contatto fisico. Qui secondo me va ricollegato al bisogno di avere stadi addobbati a festa. Se noi riusciremo a riportare i tifosi allo stadio, sarà ancora più bello e sarà sempre un piacere giocare anche a Natale.

Dove volete arrivare nel 2017?
Abbiamo fatto numeri importanti nel 2016, adesso dobbiamo essere bravi a partire da quei numeri e a metterci qualcosa sopra. Se riusciremo a migliorare riusciremo a fare qualcosa di importante.

L’obiettivo di Spalletti per il 2017?
Ho già un po’ risposto: riuscire a fare meglio dell’anno scorso sotto tutti gli aspetti. Questo sarebbe molto vicino a riuscire a vincere qualcosa.

E’ in trasferta che passa il salto di qualità della Roma?
Sì. Ora abbiamo quasi tutte trasferte. Se non ci faremo trovare pronti con passi avanti in personalità, per noi sarà dura. Per quello che ho visto in questi giorni, ci sono ragazzi che sono venuti a lavorare in maniera molto seria. Questa è la strada giusta.

Difficoltà con il Genoa?
L’impatto fisico. Se riusciremo a sostenere la squadra da un punto di vista di forza e di pressione fisica, il Genoa ha messo sotto la più forte. Quando la partita diventerà giocabile sarà più facile. L’impatto e l’inizio della gara sarà il momento in cui dovremo fare più attenzione.

Che mercato vi aspettate a gennaio?
Questo è un tema profondo, dove si entrerà a piedi pari nella prossima conferenza stampa. Mi fa piacere sin da subito dire che a me la squadra sta bene com’è. Questa squadra me la sono cercata, io credo in questa squadra. Qualcuno ha criticato che non siamo un numero tale da poter sopperire a quei momenti caldi che ci saranno in futuro. Ci sarà un periodo di 20-25 in cui giocheremo ogni 3 giorni. Lì ci vogliono i giocatori, anche numericamente. Ma io penso che se non succede nulla di particolare, riusciremo a sopperire alla mancanza di qualche calciatore che si è infortunato. Se poi qualcuno, come successo per Iturbe, vuole andare a fare un’esperienza diversa, noi bisogna un po’ accontentarlo, però poi ci vengono a mancare. Chi partirà verrà sostituito. In questo momento che può passare qualche situazione corretta potrebbe essere poi da portare a casa per rafforzare numericamente la squadra. Queste unità di cui disponiamo non sono molte.



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