Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, si è concentrato sui problemi difensivi della Roma. In particolare ha parlato di Juan Jesus che, secondo l’allenatore toscano, non è tranquillo. Questo il video delle sue parole:
“Abbiamo preso qualche gol di troppo è vero e abbiamo fatto anche cose bene perché di gol ne abbiamo fatti diverse. Non sento parlare nessuno dei gol fatti. Si tende ad andare di là, in fase offensiva e lavorare per il gol. La difesa ha un’importanza effettiva nell’economia del gioco di squadra e nel raggiungimento del gioco di squadra. Per come sono stati presi interessa la mancanza di fiducia o la non tranquillità. Se guardo il gol di Jesus e metto subito in evidenza che poverino ha giocato queste due partite e gli è stato chiesto di fare uno sforzo e anticipare ed è stato disponibile: non è al meglio perché precedentemente ci ha fatto vedere qualcosa di diverso. Per la presa di posizione che fa lì, nonostante sia posizionato bene, fa vedere di non essere tranquillo e non c’entra niente la linea difensiva o il lavoro fatto o la qualità del giocatore. Il momento che stiamo attraversando lo porta a dover commettere la banalità che la scelta importante. Questo riguarda anche altri episodi o la troppa attenzione nella ricerca, la troppa voglia: ha causato qualche errore che non dobbiamo commettere. Si tratta, quando parliamo di testa, di far riconoscere che il lavoro giusto e i pensieri giusti, e la fiducia per il futuro, il picchettare il futuro sotto certi aspetti che deve essere un po’ il mio lavoro. Oltre quello dei risultati ci deve essere questo picchettare situazioni per il futuro. Anche questa deve essere una loro ricerca. La costante di tutta la Roma in generale, dare una forza futura. In questo caso tranquillità a giocatori che hanno commesso banalità e che possono fare meglio. Terzino? Secondo me no, può farlo benissimo. E’ un giocatore veloce, che ha piede. Non ha grandissime qualità di scelta ma ha piede: passaggio a 20 metri, giocata addosso, nello spazio. Poi se deve mettere la palla filtrante o saltare l’uomo è un altro discorso, come può fare Florenzi o Peres. Sul colpo di testa è fortissimo, sulla marcatura dentro l’area di rigore, quella deve essere il suo cavallo di battaglia”
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