Luca Gotti

AS ROMA NEWS SPEZIA GOTTI – Luca Gotti, allenatore dello Spezia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

Andato via Kiwior, oggi infortunato Nzola.
“Sono cose del calcio, cose che succedono e a cui dobbiamo reagire”.

Manca un mancino, come sostituire Kiwior e Nikolaou?
“Non è un problema sopperire all’assenza, il problema è l’assenza dei due calciatori e di Nzola. Devi cambiare cose che stavano funzionando, hai trovato linee e tempi di gioco, ma cambiando i giocatori cambi le caratteristiche e non hai molto tempo per preparare le cose adeguate, per come vedo io il calcio, rispetto ad una partita così importante”.

Avete tre risultati su tre domani?
“No, dobbiamo andare in campo per fare punti come sempre. Le cose si complicano, ma lo Spezia cerca di fare punti e non si accontenta di sconfitte onorevoli. Dobbiamo sfruttare al massimo le forze dei ragazzi”.

Qualche parola sui nuovi?
“Esposito ha fatto un’ottima partita, considerando il quadro generale. Novanta minuti con l’Atalanta è un battesimo prestigioso, con coefficiente di difficoltà difficile. Zurkowski ha un problemino, ma a meno che l’allenamento di oggi non mi dica qualcosa di diverso, vorrei fosse a disposizione, sia per cominciare che per entrare a gara in corso. Rispetto al suo problema valuteremo dopo la partita di domani. Per quanto riguarda i due giovani, li ho visti solo in video. Ieri hanno fatto un mezzo allenamento. In video mi sono piaciuti entrambi molto. Cipot ha sempre giocato, Krollis invece è come se fosse a luglio, è stato fermo da un mese ed è come se fosse al terzo giorno di preparazione. Anche pensare di buttarlo dentro vista la situazione si fa fatica. È al 3 di luglio e non so se è pronto per giocare la partita di domani”.

Che approccio offensivo potrete avere?
“Non è facile rispondere, sia teoricamente che praticamente. Cercherò di pensare alle soluzioni migliori”.

Verde è pronto dopo la partita con l’Atalanta?
“Penso sia la soluzione più logica, a maggior ragione per una partita in casa contro questo avversario. Non pensavo avrebbe giocato novanta minuti a Bergamo, ma ha questa caratteristica che riesce a recuperare durante la partita. Sembra stia calando e poi si riprende, cosa che ha fatto soddisfacendomi a Bergamo. Non avevo le intenzioni di farlo cominciare domani e per quello l’ho tenuto in campo tutta la partita con l’Atalanta, ora rivediamo le cose e cercheremo di pensarci. Un aspetto importante è che affrontiamo un avversario che ha fatto più punti in trasferta che in casa e che ha fatto più del 50% dei suoi gol da fermo. Hanno struttura fisica importante come l’Atalanta, e con l’Atalanta il primo pallone in area e abbiamo preso il gol, visto che concedevamo chili e centimetri. La Roma è fortissima in queste situazioni da calcio da fermo. Verde te lo può dare in area avversaria”.

Come ha reagito dopo il ko la squadra?
“Non è un discorso di big, ci sono 19 squadre in Serie A insieme a noi, con 38 partite. Stiamo avendo continuità di risultati, un aspetto importante per la squadra come lo Spezia. Non c’entrano le big, dobbiamo continuare così e fare il salto di qualità. Le vicende capitate qualcosa ti tolgono, ma dobbiamo avere questo obiettivo”.

La Roma non crea molto ma non subisce molto. Come si affronta?
“Posso anche pensare a dare una direzione della partita, ma la Roma può cambiarti facilmente il piano gara. Hanno giocatori fortissimi, sono una squadra che è pericolosissima su calcio da fermo, quando riparte con qualità enormi. C’è l’aspetto della costruzione del tuo gioco che deve prevedere le marcature preventive. La Roma ha fatto 12 gol nell’ultima mezz’ora, sette negli ultimi minuti, come capita spesso. Pensiamo alle nostre assenze, ma devo pensare anche a chi finisce la partita, oltre a chi la comincia”.

Guardando in senso futuristico, Kiwior è una soddisfazione averlo venduto in Premier e aver convinto giocatori come Zurkowski ed Esposito.
“Sono molto contento per Kwior e per l’opportunità creata. Contestualmente è la miglior vendita di sempre del club e probabilmente anche la società sia contenta, e speriamo lo sia anche alla fine del percorso. Io non sono contento per me. Ci sono allenatori che chiedono rinforzi e acquisti, lamentandosi in continuazione. Io non lo farò mai, ma mi tocca il destino in questi anni che ad ogni mercato la società dove sono fa plusvalenze grosse e attivi di mercato. Quando c’è un attivo di mercato non vuol dire che prendi giocatori scarsi, ma che vanno via giocatori più pronti. A volte prendi giocatori giovani ma non scarsi, prendi giocatori esperti che vengono da momenti difficili. Ci vuole sempre tempo e ci lavori e ci costruisci. Provi a migliorare giocatori e squadra, ma di fatto non godi appieno dei frutti del lavoro perché ogni volta è una ripartenza e un riadattarsi”.

Rispetto ai nuovi arrivi, è soddisfatto?
“Il percorso ce lo dirà. Io non faccio il mercato, quando mi viene chiesto do la mia opinione e poi c’è il calcio chiacchierato, in cui possiamo dire qualsiasi cosa. Poi c’è il calcio vero e quello ci darà la risposta”.



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