È in corso la seduta straordinaria di Consiglio comunale dedicata al progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle. Una riunione richiesta dalle opposizioni già all’indomani della chiusura dell’accordo fra la Raggi e la Roma.
CRONACA EVENTO
Ore 13.22 – Chiuso il primo consiglio straordinario dedicato allo stadio della Roma.
Ore 13.20 – Passa l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle.
Ore 13.18 – Il terzo ordine del giorno viene bocciato.
Ore 13.17 – Primo e secondo ordine del giorno vengono respinti. Il terzo viene approvato dall’Aula.
Ore 13.15 – Stefano Fassina: “Noi crediamo che alcuni passaggi siano delle forzature. Rimane poi la cosa principale: non abbiamo nessun documento ufficiale da valutare. Non ci sono informazioni ufficiali sul progetto, la partecipazione e la trasparenza sono fondamentali. L’ordine del giorno chiede soltanto di portare il progetto definitivo entro il 5 aprile”.
Ore 13.07 – Michela Di Biase: “Voi nell’ordine del giorno non ci state dicendo molte cose. Non si parla del rispetto dell’utilizzo del suolo. Vorrei richiamare l’assessore in aula, così posso riprendere la mia dichiarazione di voto. Noi abbiamo aspettato 9 mesi per una pagina e mezzo di ordine del giorno. Sto esprimendo soltanto le mie motivazioni sull’ordine de giorno. Noi spieghiamo quali sono le opere pubbliche che dovranno essere costruite, voi invece fate un discorso generale. Non si capisce se rispetterete la data del 5 aprile. Lo dovete dire non solo a noi ma a tutta la città”.
Ore 13:00 – Riprende la seduta straordinaria del Consiglio Comunale.
Ore 12.48 – La seduta è sospesa per cinque minuti
Ore 12.45 – replica dell’assessore all’Urbanistica Montuori “La 147 è una legge che serve a ristrutturare stadi o impianti sportivi, non è fatta per costruire un Business Park. I soldi li mettono i privati ma i luoghi sono dei cittadini e non si possono svendere, non si può devastare il territorio come si è fatto in molti casi in questa città, utilizzando la retorica dei posti di lavoro. Voglio rassicurare tutti i cittadini che l’interesse pubblico verrà mantenuto e le opere pubbliche verranno realizzate prima del calcio d’inizio della gara inaugurale”.
Ore 12.24 – Alessandro Onorato (Lista Marchini): “Noi stiamo facendo questa Assemblea perché voi non avete dato a nessuno il progetto, discutiamo senza le carte. Il Piano Regolatore verrà modificato per lo Stadio, nella vostra delibera non cambia nulla nel consumo di suolo. I M5S provano a convincere la propria base che non stanno dando una sola ai romani. Un progetto urbanistico si calcola sui mq o la qualità dei mq? Se devo seguire il vostro ragionamento, che è follia, sono meglio le palazzine di Tor Bella Monaca delle torri di Libeskind. Dite no a torri che avrebbero dato opere pubbliche importanti. Voi create un blocco a tutto il X Municipio, questa è una grande sola. Se voi unificate soltanto il pezzo tra Tor di Valle e Marconi create un imbuto“.
Ore 12.15 – Intervento di Piero Calabrese, M5S: “Attualmente i treni della Roma-Lido sono 9 all’ora. Il carico che doveva sopportare il proponente era di oltre 50 milioni, rispetto alla diramazione della linea B. Nell’allegato si fa presente che sempre in riferimento alla diramazione, si cita che la linea B va in interferenza con la Roma-Lido e consigliano la trasformazione in metropolitana. Oltre Decima e Torrino ci sono altri abitanti che rappresentano l’interesse pubblico. Il taglio del 60% della cubatura, quella vecchia corrispondeva a 42 palazzine, come è possibile che ne abbiamo aggiunte? E’ stata presa in giro la cittadinanza“.
Ore 12.00 – Parola a Antongiulio Pelonzi, PD: “Il progetto dovrà ricominciare l’iter della 147. Comunichiamo col cuore infranto che il progetto dovrà ricominciare l’iter così come previsto dalla legge 147. Pur velocizzando i passaggi amministrativi, dopo mesi, apprendiamo che il progetto, se verrà realizzato, dovrà avere un percorso che non durerà non meno di due anni. Noi stiamo dicendo alla città che lo Stadio avrà luce dopo due anni di iter e chissà quanti di costruzione. Questa Amministrazione relega nel libro dei sogni di giocare in questo Stadio. Abbiamo assistito, per troppo tempo, ad un confronto, quello Eurnova e questa Amministrazione, chiuso tra la Giunta e l’Amministrazione Capitolina. In Aula l’abbiamo portato noi. Fino a questa mattina l’incertezza ha portato due volte alla caduta del numero legale che abbiamo assicurato noi. Il nostro odg mira a far vedere che la delibera ha avuto un percorso, aveva una filosofia di fondo di cogliere l’occasione di unire i due lati del fiume. Quelle opere pubbliche avrebbero risolto la vita dei cittadini romani a prescindere dallo Stadio. La stella polare del PD è capire se la filosofia di fondo rimarrà questa, se le opere pubbliche cambieranno in meglio la vita della città. Possibile che ci accingiamo a fare uno Stadio nuovo e partiamo già con un numero al di sotto di spettatori della soglia UEFA e FIFA che non permettono di effettuare le finale, siamo pazzi? 18 palazzi e non palazzine, non è una questione di consumo di suolo o di verde, 18 palazzi vengono presi per uffici o nel tempo diventeranno residenziali? La delibera Caudo era fatta veramente bene, per il bene della città. La delibera prevede che anche solo una delle opere pubbliche essenziali viene meno, l’iter va ricominciato daccapo, e secondo che serve una variante urbanistica come noi sostenevamo dall’inizio della vicenda. Sono passati 9 mesi, un parto. L’Amministrazione ha pochi giorni per mandare dei pezzi di carta per mantenere tutto in piedi, se non ce la fa si ricomincia daccapo comunque. La legge prevede che siano i proponenti a dare un progetto e non l’Amministrazione. L’auspicio è che questa maggioranza colga l’input e che si possa ragionare sulla deliba Caudo. Se riusciamo a fare questo insieme, non solo daremo una risposta positiva, ma anche noi faremmo una grande trasformazione ad un grande quadrante urbano. Io sono della Lazio ma mi sto battendo come un leone per lo Stadio della Roma“.
Ore 11.55 – Parola a Svetlana Celli, Roma torna Roma: “La nostra Sindaca, durante il ballottaggio con Giachetti, affermava che gli investimenti di una società americana dovevano essere fatte rispettando le norme. Non potendo visionare il progetto vorrei capire se aver dimezzato le opere pubbliche a carico del privato e altro comporti una valenza d’interesse pubblico maggiore o minore rispetto al passato. Se lo Stadio sia diventato di proprietà dell’A.S. Roma Calcio, voglio sapere se il progetto non necessiti della variante. Spero che l’assessore all’Urbanistica sia stato messo a conoscenza del progetto. La Sindaca parlava di progetto 2.0, perché non poteva essere fatto per le Olimpiadi? Chi non cambia idea è il più grande dei saggi o il più sciocco degli stolti”.
Ore 11.51 – Enrico Stefàno, M5S: “Parlo per quello che mi compete, mi focalizzo sui trasporti. Mi sento di fare un appello, di prestare la massima attenzione al trasporto pubblico. E’ una sfida importante far coesistere l’interesse pubblico con quello privato, dobbiamo farlo nel bene dei cittadini, dobbiamo impegnarci e lo stiamo già facendo. Dobbiamo trovare il modo di potenziare la Roma-Lido, di rendere accessibile la stazione FL1 dall’altra parte del Tevere, massimo impegno e sforzi. Situazione complicata quella dei trasporti. E’ un tema non facile da affrontare, su questo ci sono già i lavori che sono in corso a Tor di Valle, rebus che va risolto. Metterci a disposizione degli assessori competenti per risolvere per l’interesse di tutti”.
Ore 11.40 – Prende la parola Giachetti, PD: “Stiamo discutendo di aria fritta, finché non c’è progetto o numeri, stiamo facendo discussioni teoriche. E’ sistematico da parte del M5S intervenire e smontare quello che c’era, è accaduto con le Olimpiadi e ora con lo Stadio, un processo che consentiva investimenti. Olimpiadi avrebbe garantito milioni di posti di lavoro, è un dato di fatto. Si è deciso di azzerare una delibera che bisognava soltanto portare a conclusione. Ci troviamo nella fase in cui si dice che stiamo ragionando. Sarebbe utile capire quali sono state le indicazioni date dall’Amministrazione. Avete detto che l’intervento prevalente è lo Stadio, per noi invece era l’intervento pubblico e non lo Stadio. Eliminando le torri e spalmando la cubatura sulla superficie, togliete verde, occupate il suolo. Non sappiamo cosa produce il progetto. Mi rivolgo a chi è attento ai problemi ambientali. Il progetto Caudo riqualificava quell’area. Vi dico una sola cosa, mi auguro che voi abbiate le idee chiare e che non abbiate raccontato cose che creino illusioni. Sarebbe davvero grave, sarebbe un inganno. Stiamo parlando di una cosa che era pronta, che avete smontato, distrutto”.
Ore 11.30 – Consigliere Andrea De Priamo, Fratelli d’Italia: “Chiediamo che questa discussione diventi pubblica, fino ad oggi non c’è stata trasparenza. Dopo la costruzione dello stadio che uso avrà lo Stadi Olimpico e il Foro italico? Si sta parlando poi di un possibile stadio della Lazio? Fratelli d’Italia attende risposte”
Ore 11.24 – Parola al consigliere Ferrara, M5S: “Sarà un progetto rivoluionato e approfondito. Rimane un punto fermo: avere ottenuto quello che nessun altro è riuscito a portare a casa. Se non ci fosse stato il M5S si starebbe già scavando in quella aula. Noi porteremo uno stadio fatto bene, con degli standard energetici che nessuno aveva previsto in precedenza. Saranno fatte tutte le opere pubbliche necessarie, centreremo l’obiettivo e il successo che sarà della città. Ci sarà più verde, poi è previsto un lavoro che potenzierà il tratto della Roma Lido. Questa operazione che stiamo facendo sta apprezzando questa operazione che stiamo portando avanti, un’operazione che poteva fare solo il M5S: arrivare alla riduzione delle cubature solo noi potevamo esserne in grado. I proponenti sono una società molto rilevante, ci siamo seduti a abbiamo deciso di fare uno stadio come lo vogliono i romani, per essere un progetto utile per la città. Questa maggioranza ha dato un cambio di passo a questa città”
Ore 11.13 – Prende la parola Stefano Fassina, Sinistra per Roma: “Fino ad oggi per un progetto così importante per la città abbiamo avuto comunicati stampa e interviste, ma non documenti ufficiali che ci consentano valutazioni. Lei dice che non si tratta di un altro progetto, cosa che invece ci avete detto dopo l’accordo con i proponenti. Siamo di fronte a cambiamenti sostanziali. La riduzione delle cubature è molto significativa, così come l’articolazione delle cubature sulle torri che, trasformate in palazzine, aumentano l’estensione. Noi siamo in dissenso al progetto della delibera Caudo, e rimaniamo in dissenso anche con questo nuovo proposto. Le criticità fondamentali rimangono tutte, a partire dalla localizzazione, utilizzata solo per quei terreni che porterebbero a un’altra speculazione in questa città. La conferenza dei servizi è chiusa, in quella sede dopo la proroga sono stati espressi pareri negativi. Di fronte a un altro progetto è necessario riavviare l’iter. Ci vuole una variante al piano regolatore, le regole non vengono rispettate. Nel progetto che è stato rivisto, al posto dei grattaceli ci sono 18 edifici. La giunta comunale studia una legge che prevede la possibilità di cambiare destinazione d’uso su progetti in attuazioni di strumenti urbanistici nel caso in cui la soglia massima di edifici sia di 10mila metri quadri, cambiando uso in edifici abitabili. Una coincidenza. Chiediamo all’amministrazione di portare in aula il progetto prima del 5 aprile, in modo da visionare il progetto”.
Ore 10.58 – Parola alla consigliera Di Biase, Pd: “Assessore, ma a delibera Caudo l’ha letta? Ci ha detto che chiunque oggi pensava di venire in aula e trovare un nuovo progetto è in cattiva fede o non sa di che cosa parla. La dichiarazione “abbiamo un nuovo progetto” è della sindaca Raggi che in tutta fretta si apprestata a fare alla stampa. Aveva detto che si era arrivati a un nuovo accordo. In piena conferenza dei servizi, il comune di Roma ha mandato un parere contrario rispetto alla delibera Caudo. Voi avete in mente solo uno studio del progetto, non la realtà. Si è presentato solo lei oggi, senza neanche avere un documento del M5S: voi il progetto non lo avete pronto. Il progetto Stadio avrebbe fruttato un guadagno superiore al doppio di quello dell’Expo. Se tagliate le opere pubbliche non è un progetto degno di essere neanche messo in discussione: il potenziamento della Roma Lido, il prolungamento della Matro B, il nuovo ponte sul Tevere… Io prego i cittadini di fare attenzione, non stiamo parlando del ponte dei Congressi, ma di un nuovo ponte e una nuova opera pubblica. La messa in sicurezza del fosso di Vallerano era una cosa già prevista dalla delibera Caudo, perché vi vendete le cose che fanno gli altri? Di chiacchiere questa città davvero non ne può più”.
Ore 10.45 – Prende la parola Fabrizio Ghera, Consigliere Fratelli d’Italia: “Abbiamo assistito per mesi a polemiche sterili a cui l’AS Roma ha dovuto difendersi. È evidente che Roma non sia più attrattrice di investimenti da parte dei privati. La legge consente ai privati di fare domanda per la costruzione degli impianti: abbiamo lo stadio Flaminio, il Foro Italico. Per quanto riguarda la Roma c’è Campo Testaccio. Serve un recupero dell’impiantistica presente, altrimenti dobbiamo avere aree di degrado come quella del Flaminio. Per il progetto dello Stadio della Roma dico sì se il Comune non si dimentica dell’impiantistica precedente. Il Comune di Roma per il progetto di Tor di Valle non deve metterci un euro, ma dobbiamo dire sì o no in tempi certi, altrimenti a Roma non investirà più nessuno” .
Ore 10.20 – Prende la parola l’assessore all’Urbanistica Montuori: “Vorrei chiarire da subito cose lette sul giornale. Si sente parlare di progetti nuovi. Io sono un architetto e per me un progetto è una carta che si trasforma in uno spazio e in questo spazio si muovono gli uomini e le donne che vivono in questa città e ci vuole tempo per fare una cosa vera. I rendering arrivano alla fine. Oggi qui, non siamo a presentare un progetto. Oggi noi ci troviamo nelle condizioni di individuare un percorso che ci porti alla realizzazione di un progetto rivisto e modulato. Per questo abbiamo avviato un confronto coi proponenti. L’amministrazione oggi decide di rimodulare le opere della delibera d’interesse. Qui stiamo parlando della realizzazione dello stadio. I proponenti intendono rispondere alle nostre esigenze. È un percorso che ci porterà a fornire gli atti alla Conferenza del Servizio in corso. Per fare questo vogliamo considerare una serie di fattori che porterà a un interesse pubblico ampliato“.
Ore 10.18 – Ventisette consiglieri presenti in aula, la seduta può iniziare.
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