“I 5 Stelle? Paurosi e sensibili alle lobby”. L’urbanista Paolo Berdini, ex assessore della Giunta pentastellata di Roma torna a parlare dopo le sue burrascose dimissioni. Lo fa in un’intervista pubblicata nel numero di maggio del mensile economico e finanziario Valori promosso dalla Fondazione Banca Etica, in cui ripercorre la sua esperienza di governo della capitale d’Italia. “Sullo stadio della Roma i 5Stelle e Virginia Raggi hanno fatto un’inversione a U rispetto alle posizioni nettamente contrarie all’opera espresse quando erano all’opposizione e hanno detto ‘sì’ a un progetto che soddisfa esclusivamente appetiti privati, in un’area a forte rischio idrogeologico nella quale anche un solo metro cubo di cemento è un errore”.
Un duro atto d’accusa verso chi l’aveva chiamato in giunta “per attuare un programma cementificazione-zero” ma ha poi “cambiato progressivamente rotta”. Secondo Berdini, questa vicenda ha dimostrato come ai Cinque Stelle sia “mancata quella indispensabile cultura politica che può permettere di affrontare le sfide più difficili. Sullo stadio si sono spaventati di una eventuale richiesta di risarcimento da parte della Roma”. E sottolinea come sia un paradosso aver accettato il progetto stadio dopo aver rifiutato un’opera pubblica come sarebbero state i Giochi olimpici: “Con le Olimpiadi avrebbero potuto dimostrare all’Italia intera come si può trasformare un grande appuntamento segnato spesso da sprechi e scandali in un’opportunità di rilancio della città. Ma non hanno accettato la sfida”.
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