L’ex assessore all’urbanistica durante la Giunta Marino, Giovanni Caudo, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare del nuovo stadio della Roma. Queste le sue parole:

“Io credo che sia stato il progetto più dibattuto sui giornali della storia e per certi versi è normale, perché è un progetto complesso. Nello stesso tempo registro una serie di luoghi comuni su cui si insiste, che sono stati più volte smentiti. Ma a Roma ci sta anche questo. La cosa più giusta da fare per la giunta capitolina appena insidiata, perché il progetto non era stato ancora inviato in Regione, sarebbe stata andare in assemblea capitolina e votare una nuova dichiarazione di pubblico interesse che avrebbe portato a una rivisitazione del progetto e una verifica della sostenibilità di questa ipotesi nuova. Sarebbe stato un percorso chiaro. Oggi la conferenza dei servizi, che è un organo tecnico, sta lavorando su un progetto che risponde a una delibera diversa. L’assessore non può dire io non sono d’accordo e intanto manda il progetto in conferenza dei servizi. Chi è che sta negoziando il nuovo progetto? Cosa si toglie e in base a cosa? In ogni caso credo che l’iter giusto sarebbe stato: se uno dice sì è sì e segue il progetto con rigore, con la conferenza dei servizi che si occupa di tutte le questioni tecniche. Se invece uno non è convinto di quel progetto doveva esserci un percorso diverso e dire le condizioni nuove che si erano determinate per far presentare un nuovo progetto”.



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