A poche ore dalla chiusura della Conferenza dei Servizi decisoria per il via definitivo al nuovo Stadio della Roma, torna a parlare il Codacons con una istanza formale, che sarà presentata questo pomeriggio proprio nel corso della riunione in corso negli uffici di Via del Giorgione, nella quale viene chiesto di rigettare il progetto.
Nella nota si legge: “Siamo favorevoli alla costruzione dello Stadio, e non è certo in discussione l’utilità dell’opera pubblica da anni attesa dai romani – spiega l’associazione – Riteniamo però che lo Stadio non si possa realizzare a tutti i costi, anche in presenza di elementi e condizioni che danneggiano la collettività”.
In particolare, nell’istanza che sarà presentata oggi alla Conferenza dei Servizi, il Codacons punta il dito sui problemi di viabilità nell’area interessata e sulla costruzione del Ponte di Traiano. Si legge nell’atto dell’associazione: “Questa operazione lascia molteplici e legittimi dubbi, sia di tipo etico che contabile. Infatti, non si comprendono le ragioni per cui si debba realizzare con soldi pubblici un’opera a completo beneficio di un’attività commerciale di una società, peraltro, quotata in borsa. Si apprende che il MIT starebbe valutando la possibilità di finanziare la nuova infrastruttura (del Ponte di Traiano) con fondi Cipe e, da notizie di stampa, emerge anche l’ipotesi di un emendamento-lampo alla legge di Stabilità”.
“Dunque, un’opera interamente privata (comprensiva di un centro commerciale) finanziata da fondi pubblici – si legge nell’istanza – che potrebbe dare il via ad una serie di richieste future di privati di ottenere finanziamenti per la propria opera mediante soldi pubblici, dato il precedente dello Stadio della Roma. Inoltre, resta aperto anche un ulteriore altro problema, di non poco conto: le tempistiche di realizzazione dello stadio e le tempistiche di realizzazione delle opere”.
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