Federica Galloni, alla guida della Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni Culturali, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Adnkronos sull’impianto di Tor di Valle e sul decreto di vincolo che sarà emesso la prossima settimana:
“Nessuno stop allo lo stadio della Roma. Questa decisione è stata presa dal comitato tecnico consultivo che è il comitato che lavora con la direzione generale. Il decreto di vincolo emesso è una sorta di atto dovuto, nel momento in cui il comitato tecnico consultivo decide per questa linea, l’emissione del decreto è un atto dovuto, non è una decisione discrezionale. Tanto più che abbiamo una relazione del soprintendente Prosperetti che dice che la richiesta fatta dagli eredi soddisfa tutti i requisiti contenuti in una circolare emessa dalla mia direzione generale per rendere le opere suscettibili dell’applicazione del vincolo del diritto d’autore”.
La Galloni continua: “Questo implica che quando il progetto dello stadio sarà completo occorrerà avere un parere degli eredi sulla conservazione, sulla idoneità della conservazione, della pensilina, della parte tutelata, quindi non cambia niente. Non è che lo stadio della Roma non si farà, si farà ma dovrà essere tutelata la pensilina dell’ippodromo. Si stabilirà di concerto con gli eredi, ma non è un’opera che si può demolire. Ciò che hanno gli eredi è un ‘diritto morale’, quindi non hanno nessun potere di veto, debbono semplicemente condividere la progettazione, e una volta che hanno verificato che la pensilina è conservata, non è che hanno nessun diritto di veto, non possono bloccare il progetto, al massimo ci saranno degli interventi conservativi che recupereranno quella quota di parte di ippodromo tutelata dal vincolo, ma nella maniera più assoluta non possono fermare il progetto, questo sia chiaro. Nessuno stop allo stadio della Roma”.
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