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Stadio Roma, il testo della lettera di diffida ai Consiglieri Comunali
NOTIZIE STADIO AS ROMA – Una lunga lista di comitati ha inoltrato una lettera di diffida ai Consiglieri comunali di Roma Capitale in merito all’approvazione del progetto Stadio della Roma a Tor di Valle. Di seguito il testo integrale della lettera.
“Gravi le responsabilità e forti i rischi per i Consiglieri comunali qualora dessero corso alla variante ed alla convenzione urbanistiche, in presenza delle circostanze di seguito dettagliate. Nel non non darvi corso non sussiste per i consiglieri nessuna responsabilità e nessun rischio, non essendo finora sorto e non sussistendo alcun affidamento tutelabile in capo a soggetti privati.
- Il verbale conclusivo della Conferenza di servizi decisoria integra un assenso solo formale al progetto, ma, in realtà, costituisce un dissenso sostanziale.
- Il suddetto verbale non ha natura e valenza di provvedimento di adozione e, men che mai, di approvazione di variante urbanistica e non vincola, in alcun modo, né il Comune né la Regione a tali adozione ed approvazione.
- Non può procedersi alla stipulazione della Convenzione urbanistica senza che sia stata prima adottata dal Comune la variante urbanistica e definitivamente approvata dalla Regione.
- La pubblicazione della proposta di adozione di variante urbanistica va tenuta separata e distinta dalla pubblicazione del Progetto e segue un iter procedimentale autonomo.
- È ancora sub judice la legittimità e liceità della disponibilità da parte del soggetto proponente Eurnova s.r.l. dei terreni su cui dovrebbe essere realizzato il progetto.
- I terreni su cui dovrebbe sorgere il “Business Park”, con annesso stadio, sono ad alto rischio idrogeologico e, pertanto, con il vincolo di assoluta inedificabilità.
- Non può, in alcun modo, essere aggirato ed eluso il vincolo di contestualità tra il primo utilizzo pubblico del nuovo stadio e la realizzazione, il collaudo e l’operatività di opere pubbliche trasportistiche, con la possibilità, di difetto, del verificarsi di eventi “catastrofici”.
- A seguito di procedimenti e processi penali per fatti-reato corruttivi, ove, in esito a questi ultimi, fosse accertata la “vendita” della discrezionalità amministrativa a favore del privato o dei privati, tutto l’iter procedimentale, per l’esame e l’approvazione del progetto, sarebbe annullabile per violazione di legge ed eccesso di potere”.
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