Stadio della Roma

Il 4 e il 5 dicembre ci sarà la Conferenza dei servizi che darà l’ok definitivo allo stadio della Roma. Italia Nostra si scaglia ancora una volta contro il futuro impianto giallorosso. Questo il comunicato:

“Italia Nostra denuncia la disinformazione in merito alla vicenda dello stadio e a quanto accade in conferenza dei servizi. Leggendo i comunicati stampa e i messaggi in social network appare evidente che, tranne ben poche eccezioni, la politica continua a distorcere per propri fini, estranei all’interesse pubblico, l’informazione in merito all’intera sempre più assurda vicenda dello stadio con annesso Business Park a Tor di Valle: si continua a magnificare il primo progetto di Marino/Caudo (che prevedeva anche l’ormai famoso ‘ponte di Traiano’) senza minimamente informare in merito al fatto che esso era stato pesantemente bocciato in conferenza dei servizi dai pareri negativi di ben tre dei quattro rappresentanti unici (Città Metropolitana, Regione e Comune) principalmente per le enormi criticità irrisolte relative alla mobilità, tra cui spiccavano non solo quelle del ponte (a cui ora si attribuiscono proprietà salvifiche) ma specialmente le soluzioni previste per la Roma-Lido. Solo il rappresentante dello Stato aveva dato parere positivo al progetto complessivo, scavalcando l’assoluto diniego della Soprintendenza statale, ma inserendo le invalicabili prescrizioni del ministero dei Trasporti relative alle strade di competenza statale, derivanti proprio dalla realizzazione del ponte e dal suo innesto nella mobilità già critica della Roma Fiumicino; si fa intendere che, mentre il progetto dei Marino/Caudo andava bene (mentre in realtà era stato bocciato!), l’attuale, voluto da Raggi/Montuori, senza ponte, che però ha già ottenuto quattro pareri positivi su quattro (e quindi, come rivendica il proponente Eurnova, è già automaticamente approvato!), verrebbe bocciato perché manca il ponte! Ne deriverebbe che quindi lo stadio si farà, ma solo per il provvidenziale intervento del Governo (ossia del ministro Lotti, che avrebbe ottenuto dal ministro Delrio 90/100 milioni per l’indispensabile ponte), con l’assistenza della Regione Lazio a guida Zingaretti/Civita”.

“A questo punto non resta che aspettare il prossimo incontro della Conferenza alla quale assisteremo con triste curiosità, per conoscere la conclusione della paradossale vicenda e scoprire quale sarà la ‘fake-soluzione’ per rimediare al nuovo pasticcio procedurale che si è ulteriormente prodotto con il prodigioso intervento dei ministri Lotti/Delrio, venuto quando ancora non era stata chiusa la riunione, per realizzare un ponte che tuttavia non è previsto nel progetto attualmente all’esame della conferenza dei servizi che si stava concludendo positivamente senza ponte! Assistendo alla Conferenza dei servizi del 24 novembre, già era risultato penoso ascoltare gli interventi dei numerosi tecnici presenti, impegnati a illustrare i pareri diventati positivi, dopo la bocciatura della prima proposta, giustificandoli con tante prescrizioni, ancora non pubblicate, che non è chiaro chi farà rispettare. Le soluzioni di problemi relativi ad aspetti fondamentali ancora non ci sono e ciò dimostra che il progetto valutato non ha le caratteristiche di ‘definitivo’. In particolare è apparso chiaro che il progetto consegnato non ha ancora risolto il problema della mobilità, che non riguarda solo l’assenza del ponte, ma specialmente l’impossibilità di raggiungere la ripartizione del 50% per il traffico privato e 50% per quello pubblico invocata a sostegno delle due delibere dell’interesse pubblico del Comune di Roma. Inoltre una vera sceneggiata è apparsa con lo scaricabarile in merito a chi debba pagare l’indispensabile normale funzionamento della ferrovia Roma Lido, che il Comune di Roma pretende dalla Regione. Si parla di centinaia di milioni a carico del pubblico, che dovrebbero andare obbligatoriamente ad aggiungersi alle decine del contributo di costruzione (di cui peraltro è ancora incerto l’importo) che Roma si impegnerebbe fin d’ora a impiegare per l’acquisto di qualche treno che chiaramente non basta a eliminare lo stato obsoleto di tutta la struttura ferroviaria. Ancora più penoso è stato apprendere quanto si va profilando in merito alla variante per consentire la realizzazione di questo intervento, sottratta alla potestà in capo al Comune e rimessa senza appello alle decisioni della conferenza di servizi. Tra ‘fake leggi’, ‘fake news’ e ‘fake soluzioni’ vincerà ancora una volta l’urbanistica contrattata, che ha condotto Roma alla situazione disastrosa in cui si trova? Italia Nostra si batterà ancora una volta per impedirlo“.



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