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Stadio Roma, Mangosi: “Gruppo Parnasi ‘padronale’, avrei lasciato a giugno”

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NOTIZIE AS ROMA STADIO MANGOSI – “Al 30 giugno avrei chiuso ogni rapporto con il gruppo Parnasi poiché si trattava di una società padronale, in cui non c’era alcuna condivisione nelle scelte e nella quale ogni scelta imprenditoriale non veniva fatta in base al merito ed al fine di conseguire risultati in sostanza validi, a al solo fine di creare relazioni utili al perseguimento di interessi di Luca Parnasi”. Così ha affermato Giulio Mangosi, cugino carnale di Luca Parnasi, nel corso dell’interrogatorio reso agli inquirenti della Procura di Roma e nell’ambito del procedimento sulla costruzione dello stadio di Tor di Valle.

Mangosi poi ha aggiunto, sempre rivolgendosi alla condotta di Parnasi: “Ma come imprenditore non condivido i suoi metodi, spesso si comportava da padrone e come ho già detto gestiva l’attività imprenditoriale dando assoluta priorità alla creazione e al mantenimento di relazioni con soggetti che potevano essergli utili anche facendo loro delle ‘cortesie’”.

In merito all’incarico di comunicazione affidato alla Pixie e pagato 25000 euro, Mangosi spiega: “Mi sono reso conto che il lavoro svolto non aveva alcun valore commerciale e non era utile alle nostre società, ma non ho detto nulla a Parnasi, perché sapevo che il contratto rispondeva ad una precisa scelta del Parnasi di far lavorare una società per fare un favore a Palozzi. Accadeva molte altre volte che stipulassimo contratti solo al fine di alimentare una rete di relazioni che Parnasi riteneva utile”.

Mangosi spiega anche il senso di una frase (“i tuoi hanno vinto”) rivolta a Parnasi dopo le elezioni e finita in una intercettazione: “Mi riferivo alle persone che sapevo che Parnasi aveva sostenuto e che io avevo conosciuto, e cioè Palozzi e Patrizia Prestipino, alla quale era stato dato in comodato un ufficio utilizzato come ufficio elettorale, poi tramutato regolarmente in un contratto di locazione”. Concetto su cui torna successivamente: “Sapevo in realtà che Parnasi aveva sostenuto la Prestipino attraverso l’attribuzione del comodato gratuito e, quanto a Palozzi, lo qualifico come ‘i tuoi’ solo perché mi era stato presentato da Parnasi”.

(Askanews)

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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