NOTIZIE STADIO DELLA ROMA – Si torna a parlare dello stadio della Roma. Nelle ultime ore è circolata l’indiscrezione secondo la quale un clamoroso errore del Comune potrebbe addirittura mettere a rischio l’intero progetto. Ad avanzare questa ipotesi l’architetto Francesco Sanvitto, che sottolinea come il verbale conclusivo della Conferenza dei Servizi, invece di essere inviato dal sindaco Raggi al Consiglio Comunale, è stato direttamente pubblicato all’Albo Pretorio per le osservazioni dei cittadini.
Nel pomeriggio di ieri l’Osservatorio Stadio della Roma (un organismo che racchiude comitati e cittadini allo scopo di informare e garantire l’interesse della popolazione interfacciandosi direttamente col Gruppo di lavoro tecnico/inter-assessoriale di Roma Capitale) ha organizzato un incontro pubblico presso i locali del Bocciodromo al Torrino, al quale è intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori
“Ho ricevuto una serie di osservazioni che ho provveduto a trasmettere ai rispettivi dipartimenti. Una delle cose che abbiamo voluto conservare, in una procedura che derivava da una legge dello Stato, era che questa base tra adozione e approvazione della variante poteva anche essere saltata. Invece mi sono impegnato per lasciare una base di discussione per le osservazioni e indicazioni anche da parte dei cittadini – ha detto Montuori nel corso del uso intervento -. Anche perché il progetto, essendo composto di più di 6000 disegni, non può essere aggiornato una sola volta. Nella fase in Regione saranno recepite anche queste osservazioni, oltre alle prescrizioni della Conferenza dei Servizi, a seguito dell’approvazione della variante urbanistica. La procedura è più complicata e quindi anche chi si riferisce ad altre procedure fa degli errori. Io separerei le due cose. C’è una fase di interlocuzione con i cittadini nella quale ci possono essere osservazioni al progetto e un’altra fase, altrettanto legittima, per rivolgersi ai tribunali amministrativi, che poi decideranno se le legittimità sono state rispettate o meno. Leggendo tutte le carte siamo completamente sereni che la fase di adozione sarà nei tempi. Se l’archetetto Sanvitto, che poteva anche restare, reputa questo un errore farà i suoi passi di conseguenza”.
Prosegue l’assessore Montuori: “La parte più interessante di questa interlocuzione credo sia quella che riguarda le criticità che l’Osservatorio mette in evidenza, come alcuni studi sul Ponte dei Congressi. Gli studi sono diversi rispetto al progetto precedente. Non vanno considerate solo le ore di massimo afflusso dei tifosi. Ricordo che ci saranno 10-12mila persone in più che lavoreranno nelle partite e la cubatura alleggerirà notevolmente la pressione sul quartiere. Nei precedenti studi invece il Ponte di Traiano era previsto con imponenti sopraelevate e ponti ma non avrebbe portato miglioramento, se non un aumento dei valori dei terreni. Abbiamo esteso l’interesse pubblico, che è migliorato, come riconosciuto anche da Anac nell’interlocuzione. Non ci si può riferire all’Anac solo per certe cose e non per altre”.
Ha ribattuto la consigliera Cristina Grancio, espulsa ad aprile dal Gruppo M5S del Campidoglio a causa delle sue posizioni e dichiarazioni totalmente contrarie allo Stadio della Roma: “L’Anac non ha competenze per parlare di interesse pubblico”. “Però l’ha richiesto e io ho risposto. Qualcuno aveva fatto delle osservazioni, magari sbagliando. Loro non si svegliano da soli”, risponde Montuori, che poi prosegue: “Bisogna dunque considerare un quadrante intero. Nel costo di circa 60 milioni di euro iniziale non erano previste tutte le opere di ingegnerizzazione necessarie, i famosi scambi che misero in crisi il diverticolo Est, quello della Stazione Tiburtina che non funzionò per mesi ed era una spesa oscura, non prevista da chi gestisce il trasporto. Abbiamo fatto quello che ritenevamo importante per il quadrante rimettendo le cose in fila. Io faccio interventi politici. L’Urbanistica è sempre politica, il governo del territorio è un dato politico, non meramente tecnico. E’ fatto di scelte, negoziazioni e di investimenti. Io faccio tesoro di alcune osservazioni e siamo qui per eventuali migliorie. Siamo comunque qui anche a dimostrare che questa fase di partecipazione non è soltanto formale”.
Montuori nel corso del suo intervento si è soffermato sul fronte dei trasporti e sul Ponte dei Congressi: “Va registrato il problema della parte ferroviaria. C’è un’interlocuzione con Ferrovie che riguarda il trasporto pubblico regionale. Non è che si risolve tutto con una stazione. C’è anche il problema dei pendolari che vengono giù da Colli Albani. E’ una città che ogni giorno respira 1 milione e mezzo di persone, rispetto a cui l‘evento partita è solo un pezzo, anche se importante. Lo studio sul Ponte dei Congressi è in base al fatto che quotidianamente arrivano da Civitavecchia, Ostia, Ladispoli e altri centri centinaia di migliaia di persone. Abbiamo insistito tanto sul Ponte dei Congressi proprio perché vediamo questo lato della città inserito in un quadrante più ampio. Voglio ricordare anche che l‘area ha una destinazione urbanistica che permette la realizzazione di una serie di cubature che, all’interno della previsione di un parco tematico, avrebbe comunque permesso la realizzazione dello stadio. Senza migliorare i trasporti e le strade però“.
La Grancio controbatte: “Doveva essere tutto a carico del proponente, tutto. Questo è l’interesse pubblico. E’ l’offerta di mobilità del proponente”. Montuori riprende: “Non ho espresso un giudizio di valore. Dico solo che quel tipo di realizzazione non avrebbe permesso, senza la Legge sugli Stadi, l’inserimento di infrastrutture. Questo progetto va a migliorare, in un equilibrio diverso da quello presentato in precedenza, notevolmente il sistema urbano che incide su questa zona. Ci siamo trovati in situazioni paradossali, la gente è diventata contro il Ponte dei Congressi, che è un’opera prevista dal Piano Regolatore finanziata dallo Stato. E’ un’opera necessaria. Il Ponte dei Congressi è contro chi lavora sulla Portuense, chi quotidianamente si fa le file sul ponte della Magliana per andare a lavorare”.
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