L’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, è intervenuto a Radio Radio facendo il punto sulla questione stadio con una nuova conferenza dei servizi che dovrebbe aprirsi entro settembre. Queste le sue parole:

A fine mese dovrebbe essere convocata la famosa conferenza dei servizi relativa allo stadio di Tor di Valle
“In questa fase ci stiamo preparando con tutti gli uffici, facendo la comparazione tra ciò che è stato detto e il progetto. Ci stiamo preparando molto bene, siamo in attesa che i proponenti inoltrino le integrazioni e aspettiamo che ricollochino la conferenza dei servizi. Siamo ai blocchi di partenza”

Tutti gli altri enti senza il famoso ponte di Traiano il progetto non può andare avanti. Come se ne esce?
“Da quando sono assessore i rumors non li posso più considerare. Gli atti e gli studi mi dicono che in quella zona il ponte dei congressi assorbe gli stessi traffici, anzi favorisce, rispetto al ponte di Traiano, lo smaltimento di alcuni flussi. Gli studi viabilistici ci dicono che il ponte dei congressi svolge qualche funzione migliorativa rispetto al ponte di Traiano. Nella precedente conferenza dei servizi si ragionava con un ponte, a me sembra che il ministero dei trasporti abbia posto dei problemi, poi subito sia il ministro dello sport e dei trasporti si sono affrettati a dire che non c’è nessun parere negativo. Adesso vedremo, hanno chiesto degli approfondimenti, li stiamo preparando e andremo ad una discussione. Poi c’è una discussione con i dati…”

Gli studi sui flussi di traffico non permetterebbero di capire…
“Noi abbiamo fatto gli stessi studi, nelle stesse ore del giorno, sono gli stessi dati della precedente conferenza dei servizi. Vogliamo avere questa volta più certezze? Perché questa volta vogliamo essere più rigidi? Forniremo più certezze. Ne stiamo discutendo anche nel dipartimento, anche i proponenti è loro interesse. L’importante è che si giochi sempre 11 contro 11, non si gioca una squadra di calcio contro una di calcetto”

Non c’è equilibrio in questa partita?
“No, l’equilibrio c’è perché i dati sono alla portati di tutti. Si tratta di fare le decisioni giuste”

Quanto è più vicino lo stadio della Roma?
“Io credo che l’amministrazione del territorio si fa soltanto tutti in collaborazione. Quello che ho sempre detto è che la città non può essere ostaggio di altre battaglie. Credo che siamo vicini allo stadio, abbiamo fatto un ottimo lavoro e quindi mi auguro che avvenga al più presto. I tempi del cantiere sono imperscrutabili, però noi ci auguriamo che tutto proceda nel modo più spedito possibile. E’ vero anche che le opere pubbliche…anche qui si fa molta confusione perché se io preparo, come preparerò, una tabella delle opere pubbliche previste in precedenza e in seguito, il nodo è il ponte di Traiano ma abbiamo anche un ponte ciclopedonale, un parco più grande, una viabilità migliore, il precedente progetto lasciava moltissimi dubbi attorno alla mobilità su ferro perché prevedeva un progetto che lo stesso Comune di Roma aveva detto che non era attuabile. Prevediamo un miglioramento molto più sensibile per i problemi del rischio idrogeologico, quindi credo che siano anche opere pubbliche molto importanti per la città”

Cosa può fare di più il comune di Roma, il proponente e il governo per arrivare ad una soluzione definitiva in tempo breve?
“Io penso sempre e dico sempre che il Comune quello che poteva fare, quello che può fare lo farà. Il proponente quello che può fare penso che sia nel suo interesse farlo, bisogna sempre ricordarsi che questa è la capitale d’Italia quindi non può essere altro che il convergere di interessi per i cittadini e non di altre problematiche”

Quindi non si aumenterà la cubatura. Questa non è una soluzione
“Diciamo che il punto da cui siamo partiti è questo. Per noi l’aumento delle cubature non è in discussione”



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