L’amministrazione Raggi accelera sullo Stadio della Roma. Alla vigilia della riunione della conferenza dei servizi del 12 gennaio sul progetto del nuovo impianto sportivo a Tor di Valle, la sindaca Virginia Raggi incontra la sua maggioranza per mettere a punto la posizione del Comune che si dovrebbe concretizzare in un ok allo Stadio con una riduzione di cubature. In giornata è circolata l’ipotesi, non confermata dal Campidoglio, di un -20% di volumetrie sull’intero piano.
A quanto si apprende verrà fissato a breve un incontro con l’As Roma. “L’obiettivo – a quanto si apprende – è cercare un’intesa nell’interesse della città”. Alla riunione tra i consiglieri e la sindaca non prendono parte né l’assessore allo Sport Daniele Frongia, né il responsabile dell’Urbanistica Paolo Berdini. Il quale, però, nel tardo pomeriggio uscendo da Palazzo Senatorio risponde alle domande dei giornalisti: “Cosa proporrò alla conferenza dei servizi di giovedì sullo stadio? Oggi mi sono occupato degli sfratti e dei piani di zona, un vero dramma sociale che stiamo cercando di risolvere. E invece sembra che l’unico problema di Roma sia lo stadio…Se ci saranno incontri con il sindaco e il resto della giunta prima della prossima conferenza dei servizi? Certo che ci saranno degli incontri, c’è tempo fino a giovedì”.
La discussione sull’impianto di Tor di Valle si inserisce nel consueto incontro che la maggioranza a Cinque Stelle tiene il lunedì pomeriggio. Questa volta inizia un po’ più tardi del solito, e vi partecipa anche Virginia Raggi. Sul piatto ci sono le prossime scadenze dell’amministrazione capitolina, che – stretta tra le inchieste della magistratura e le polemiche – cerca di accelerare sulle azioni concrete. Solo questa settimana sono calendarizzate: la conferenza dei servizi, il piano anti-buche per sistemare le malconce strade della capitale e l’ok della giunta al ‘nuovo’ bilancio previsionale 2017-2019 dopo il parere non favorevole dell’Oref (l’organismo di revisione economica e finanziaria del Comune). Tornando allo stadio della Roma, se dovesse concretizzarsi la riduzione di cubature nel progetto, è altrettanto plausibile che si rinunci ad alcune opere pubbliche ritenute non più utili. In bilico è il ponte previsto inizialmente dal piano e il prolungamento della metro B che dovrebbe essere soppiantata dal potenziamento della linea ferroviaria Roma-Lido.
(ANSA)
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