Nessuna sospensione della delibera con la quale l’Assemblea capitolina, il 14 giugno scorso, ha approvato a maggioranza l’atto che attesta l’interesse pubblico del progetto del nuovo Stadio della Roma. L’ha deciso il Tar del Lazio con un’ordinanza con la quale ha respinto la richiesta della società Cogemi di sospensione della decisione assembleare.
La Cogemi è proprietaria di alcuni dei terreni della zona dove sorgerà la struttura sportiva. Secondo quanto si è appreso, tra le altre cose, la società sostiene che col progetto del nuovo impianto di proprietà del club giallorosso sarà impressa una destinazione urbanistica che li danneggerebbe, lamentandosi anche di non essere stata contattata per partecipare al procedimento.
Già in passato la Cogemi aveva contestato davanti al Tar lo studio di fattibilità dello Stadio quando era sindaco Ignazio Marino (il ricorso proposto è ancora pendente davanti al tribunale amministrativo). Con l’ordinanza di oggi, il Tar ha ritenuto «al sommario esame della controversia consentito nella fase cautelare, che non ricorrono nella fattispecie i presupposti utili per la concessione della richiesta misura cautelare, in quanto la parte ricorrente non ha fornito idonei elementi di prova in ordine alla ricorrenza di un pregiudizio grave ed irreparabile che conseguirebbe all’esecuzione degli atti impugnati».
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