NOTIZIE STADIO ROMA RUTELLI – Francesco Rutelli ha condotto in porto il Giubileo del 2000 da commissario straordinario spendendo in tre anni quelli che oggi sarebbero 850 milioni di euro assegnati al Comune, per restituire al palcoscenico internazionale una Roma lustra ed efficiente. Questa la sua intervista sullo Stadio della Roma al Corriere della Sera.
Ma è davvero convinto che lo stadio vada fatto malgrado lo scenario
di “traffico catastrofico” prefigurato dagli esperti del Politecnico di
Torino?
Sì, convinto. Sarebbe un peccato non ascoltare un’esigenza
che viene dalla città, e fa bene questa amministrazione ad ascoltarla. Ma,
primo, è cambiato lo scenario dei valori urbanistici sono scesi fortemente i
prezzi a metro quadro per l’edilizia commerciale, residenziale, direzionale.
Secondo, c’è il problema grave della viabilità. Bisogna puntare sul
potenziamento delle linee su ferro già esistenti – Roma-Lido e Roma-Fiumicino –
e dare una risposta anche sul piano della efficienza stradale.
Perché il traffico intorno al futuro stadio della Roma sarà “catastrofico”?
Perché in parte è già adesso congestionato. In quel quadrante di Roma ci vivo da quasi 60 anni. So che quando ci saranno le partite i tifosi prenderanno il raccordo e poi resteranno imbottigliati allo svincolo. Il traffico sul Gra è una brutta bestia. Le racconto che a metà degli anni Novanta, allora ero sindaco, un pomeriggio ricevetti un’ondata di proteste e telefonate: si era bloccato tutto fino all’aeroporto per l’inaugu- razione di un enorme centro commerciale non autorizzato. Pensi a cosa potrebbe succede- re se migliaia di automobilisti si incolonnassero per una partita di calcio.
Però resta ottimista.
Sì, le cose si possono fare. Le
dico di più. In quell’area, se si risolvessero i problemi di accessibilità,
potrebbe nascere una vera e propria cittadella internazionale.
E il nuovo stadio?
Quando non ci sono partite sarebbe un
luogo eccellente per spettacoli di grande levatura.
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