Con la bocciatura della Conferenza dei servizi dell’attuale progetto del nuovo stadio della Roma, attesa nel pomeriggio di oggi, riparte quasi da zero l’iter burocratico che bisognerà percorrere per arrivare alla posa della prima pietra della nuova arena dei giallorossi. Ed il primo passo è l’arrivo del nuovo progetto targato Eurnova, atteso in Comune entro una decina di giorni. Sul tavolo esiste già un cronoprogramma definito, un dossier segreto a cui l’agenzia Dire ha potuto accedere. Come detto, si parte con il nuovo progetto particolareggiato realizzato dai proponenti di Eurnova che terrà conto degli accordi raggiunti tra Roma e Campidoglio nella lunga sequenza di incontri tecnici dei mesi scorsi e che vedrà come prima novità l’annunciata rinuncia alle tre torri di Libeskind.
A quel punto l’iter prevede l’approvazione della delibera d’aula entro 90 giorni. Il voto è atteso entro giugno e la delibera, oltre a sancire una nuova pubblica utilità, dovrebbe contenere anche la necessaria variante urbanistica. Intanto gli uffici comunali, allertati nei giorni scorsi per guadagnare tempo da una delibera di indirizzo del Campidoglio, inizieranno tutto l’iter preliminare per poter aprire e chiudere nel minor tempo possibile la nuova conferenza dei servizi. L’iter, infatti, come per il progetto targato Marino, si concluderà con l’approvazione di una conferenza dei servizi regionali che avrà, come quella che si è chiusa oggi, 180 giorni di tempo per approvare il progetto. La posa della prima pietra, come annunciato dal patron della Roma, James Pallotta, arriverà tra fine 2018 e gennaio 2019.
(Dire.it)
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