Kevin Strootman

Kevin Strootman, centrocampista della Roma, ha risposto alle domande che i tifosi giallorossi gli hanno posto attraverso i canali social del club romanista.

Cosa avresti fatto se non avessi fatto il calciatore?
Quando ero piccolo volevo solo fare il calciatore e meno male che adesso lo sono. Non saprei rispondere.

Che squadra tifavi?
L’Ajax. Vivevo a Rotterdam ma poi quando sono andato allo Sparta Rotterdam volevo solo batterli. All’Utrecht tutto ciò è scomparso. C’erano sempre giocatori forti. Litmanen era forte. La squadra che ha vinto la Champions League, avevo 5 anni e non me lo ricordo. Kluivert, Ibrahimovic. L’Ajax ha sempre avuto giocatori forti.

Il tuo gol più bello?
Quello col Napoli, è stato il più bello sicuramente. Quel tiro da 20-25 metri, era un momento molto importante, con tutta quella gente allo stadio. E’ stato un momento molto speciale per me.

Il tuo momento più bello con la maglia della Roma?
Il gol contro la Lazio. Se segni un gol così importante in una partita così speciale e vedi tutti i tifosi che esultano è una cosa incredibile. Vorresti farlo sempre. E’ stato molto importante perché era il mio primo gol in casa dall’infortunio ed è stato molto emozionante. A Dzeko non ricordo cosa ho detto, me lo avevano già detto. Forse qualcosa in bosniaco, italiano o inglese, non ricordo.

Campionato più equilibrato?
Sicuramente sì, già in questo momento si vede. Ci sono tante squadre forti: Inter, Napoli, Milan, noi, la Lazio e la Juve. I bianconeri per ora hanno vinto campionati abbastanza facili, quest’anno sarà più dura. Però forse di questa cosa è meglio parlarne tra qualche mese. Adesso siamo all’inizio del campionato ed è difficile dirlo. A gennaio o febbraio ne riparliamo e ti dico se è così.

Il Qarabag?
Sarà una partita molto difficile. Hanno perso la prima con il Chelsea 6-0 ed in casa vogliono vincere. Noi verremo da un viaggio aereo di 5 o 6 ore. Se sono in Champions vuol dire che se lo sono meritati e lo vorranno far vedere ai propri tifosi. Sarà una partita sicuramente complicata.

Chi è il più ‘casinaro’ tra Peres, Florenzi, Manolas e Nainggolan?
Sono proprio quelli giusti. E’ difficile, perché parlano tutti tanto, anche troppo. Direi però che quello più ‘casinaro’ è Manolas. E’ un bravissimo ragazzo ma certe volte è pesante con tutti, anche con i massaggiatori.

Il tuo rapporto con Radja Nainggolan? In che lingua parlate?
Bello sia fuori che dentro in campo. Avere uno come lui in campo è qualcosa di speciale. Lui è uno dei centrocampisti più forti al mondo. Sa giocare ovunque ed è fenomenale ed avere anche in ottica europea un centrocampista come lui. Siamo tutti contenti che abbia rinnovato il contratto. Con lui parlo italiano quasi sempre, così come facciamo con gli altri. Se vogliamo dire qualcosa che gli avversari non sentano parliamo in olandese, pure nello spogliatoio parliamo in olandese.

L’Olanda?
E’ un periodo molto complicato, anche perché non abbiamo più la squadra di due anni fa. Stiamo aspettando nuovi calciatori che possano farci tornare grandi, ma anche gli infortuni ci stanno massacrando. Non riusciamo mai a giocare 2 partite con la stessa squadra. Sarà difficile qualificarsi per il Mondiale ma dobbiamo andare avanti e lavorare come una squadra. Poi arriverà un momento in cui giocheremo il Mondiale o l’Europeo e questo sarà molto importante per l’Olanda e per i nostri tifosi.

Hai dato consigli a Florenzi?
Sì, gli ho detto che doveva lavorare tanto per recuperare bene. Mi ha chiesto cosa doveva fare. Tutti i preparatori, fisioterapisti, dottori e compagni lo hanno aiutato. Poi devi fare tu, soprattutto dopo il secondo infortunio. Lui ha lavorato tanto e si è visto. Io ci ho messo un po’ per tornare in forma, lui ha giocato subito 90 minuti alla grande ed ha fatto un assist ed ha sfiorato un gol.

La Curva Sud?
Lo stadio deve essere con la Curva Sud. Senza curva non mi piace vedere lo stadio. Menomale che gli altri tifosi sono venuti sempre, ma la Curva Sud dà qualcosa in più nei momenti difficili. Loro cantano, fanno cori ed è un sostegno per noi.

L’addio di Totti?
Molto speciale. Non ho pianto, io sono olandese (ride, ndr). Penso di essere stato l’unico. Tutto il mondo ha visto com’è andata. E’ stato un onore giocare 4 anni con lui, ma anche nello spogliatoio era ed è ancora un punto di riferimento. Sono contento che sia rimasto come dirigente. E’ un po’ strano non vedere Francesco in campo ma con una divisa in tribuna.

Cosa pensi di Roma e la Roma?
Dopo 4 anni è difficile da spiegare. Devo tantissimo al club, mi ha sostenuto in momenti molti difficili. Ho vissuto momenti negativi e positivi. La città, che dire? Preferisco restare qui che tornare in Olanda quando sto in vacanza, ma voglio restare qua. C’è bel tempo, si vive bene. Club e città restano importanti per me.

Non sorridi mai?
Non sorrido mai? (ride, ndr) Forse dopo un gol? No? No dai, qualche volta sorrido.

Sei più cattivo te o Kolarov?
Kolarov è molto più cattivo. Si vede subito, ha una faccia molto più cattiva della mia.

La tua canzone preferita?
Oddio, è una domanda difficile questa. Non saprei cosa rispondere, meglio passare. (Allo speaker) Dimmi la tua? Pink Floyd, Comfortambly numb? Manco la conosco.

Vedi serie tv?
Sì, certo. Sto sempre su Netflix, mi piaciono molto Narcos, Breaking Bad, Entourage.

Sai cucinare? Qual è il tuo piatto preferito?
Sì, so cucinare. Poi se è buono me lo devono dire gli altri. Cucino quando sto solo a casa, se c’è la mia ragazza fa lei, ma ogni tanto faccio pure io. Faccio la pasta, il pollo, la verdura. Il pollo in effetti è molto facile. Il mio piatto preferito è pasta con aglio, olio e peperoncino.



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