Nella terza parte dell’intervista rilasciata a Eurosport, Kevin Strootman ripercorre i suoi primi momenti in giallorosso: “Ricordo che il primo giorno la squadra non c’era. Quando sono arrivato ho visto ogni cosa, i trofei vinti, le foto. C’erano anche foto di giocatori, tra cui Totti e De Rossi, idoli da queste parti. Quando ti rendi conto che giocherai con questi ragazzi, capisci che hai fatto un passo nella giusta direzione. In Olanda ci sono delle differenze nel tipo degli allenamenti nei top club, qua ci si concentra di più sulla tattica e sulla fisicità, ogni allenamento segue questo stile. La prima partita all’estero fu un’esperienza abbastanza speciale. Ci sono diversi giocatori che parlano diverse lingue, di diverse culture, di diverse nazionalità. Però, dopo aver giocato la partita, tu sei sempre insieme a loro e ti senti in famiglia e sei felice di essere lì, diventi loro amico. Con i tifosi c’è sempre grande emozione, se ti dicono qualcosa è importante non distrarsi quando sei allo stadio o stai lasciando il campo d’allenamento. I tifosi possono dire ciò che vogliono, ma qui dobbiamo cercare di mantenere un certo livello di rispetto, è il bello di giocare in Italia”.
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