NOTIZIE AS ROMA SZCZESNY – Wojciech Szczesny, portiere della Juventus con un passato nella Roma, ha rilasciato un’intervista al canale YouTube Foot Truck.
Su Nainggolan.
Quando c’è Radja ci si diverte. È un
grande giocatore ma ormai tutti lo accosteranno alla sua vita privata. Non credo
che sarebbe stato così forte con un altro stile di vita e quando ha provato a
cambiare ha avuto risultati pessimi.
Un aneddoto.
Andammo una volta io e lui a Montecarlo e mi
portai solo il passaporto senza nessun soldo, andammo ad un casinò e iniziò a
giocare. Ogni soldo che vinceva io lo prendevo e me lo mettevo in tasca. A un
certo punto mi dice “Cavolo, ho perso tutto” e gli rispondo “guarda Radja, hai
vinto 200 mila”. Nemmeno se ne era accorto per quanto era entrato nel gioco.
Su Gervinho.
Ma come ti è venuto in mente di metterlo
nella top 40 con cui ho giocato? Ti sei dimenticato uno zero credo.
Su Totti.
Una grande figura, sia per la reputazione che
per le qualità. L’innamoramento dei tifosi nei suoi confronti forse non faceva
bene alla società e alla squadra. Però da un certo punto di vista era
comprensibile che quando le cose andavano male lui si riscaldava o entrava in
campo e lo stadio si svegliava e cominciava una nuova partita.
Su De Rossi.
Daniele per me è stato sempre il vero
capitano della squadra, dello spogliatoio. Questo perché Totti era una leggenda
del club ed era una figura forte, probabilmente lo era anche più della squadra.
Da un certo punto di vista c’era Totti e c’era la Roma. Daniele invece è stato
veramente l’anima dello spogliatoio, con un carattere eccezionale ed è veramente
un grande calciatore.
Su Salah
Grande calciatore, grande persona, una delle più
umili che abbia mai conosciuto, molto religioso, non mi sentirai mai dire una
brutta parola contro di lui. Però non mi sarei mai aspettato un’esplosione del
genere al Liverpool, pensavo che avrebbe fatto gli stessi numeri fatti alla
Roma, ma non così tanto. Lì però gioca più centrale, con un ruolo simile a
quello di Ronaldo col Real, dove partiva da ala ma era nei fatti una seconda
punta. Nella Roma aveva una scarsa finalizzazione, idem al Chelsea. Negli
allenamenti era più difficile subire gol che parare, ma è una delle poche
persone nel calcio per la quale sono contento.
Su El Shaarawy.
Una curiosità che posso dire su di lui è
che ogni volta che andavamo a giocare, lui nel pre-partita guardava i video di
Neymar. È come se io vedessi i video di Buffon, ha un amore per il calcio simile
a quello che hanno i bambini.
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