Andrea Tentoni

AS ROMA NEWS CREMONESE TENTONI – Andrea Tentoni, ex attaccante della Cremonese tra il 1992 e il 1996, oggi allenatore delle giovanili della United Riccione, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport durante la trasmissione “Crossover“. Queste le sue parole:

Che partita si aspetta tra Cremonese e Roma?
«La Cremonese non ha nulla da perdere, ha una classifica molto molto delicata ma secondo me le possibilità di salvarsi sono poche. Contro le grandi squadre, però, le motivazioni vengono da sole, il Mister a livello mentale lavorerà pochissimo. La Roma è una squadra che in questo momento sta facendo bene, è andata avanti in Europa ed è nelle posizioni alte in campionato, ma della Cremonese dovrà temere il collettivo».

Come giudica il campionato dei grigiorossi?
«Non è partita bene, secondo me la squadra già con Alvini non giocava male ma aveva difficoltà nel fare gol. Se ti vuoi salvare devi avere un attaccante che sia in grado di andare in doppia cifra. Per il gioco è stata un’annata positiva, ma l’obiettivo di provare a salvarsi attualmente è molto molto difficile».

La Roma può arrivare in Champions League?
«La Roma l’ho seguita spesso, è una squadra compatta che non concede tantissimo. Mi piace. Ci sono stati dei problemi con giocatori che non stavano bene, come Dybala o Spinazzola. Al completo, però, è una squadra che può lottare per la Champions. Ora dovrà gestire la propria rosa, soprattutto con il doppio impegno delle prossime settimane».

Che cosa ne pensa del reparto offensivo giallorosso?
«Abraham l’anno scorso aveva fatto bene, per un attaccante a livello mentale non fare gol facili può incidere. Secondo me però è un ottimo centravanti, fisico, gioca bene di testa. Si completa anche con Dybala, quando giocano insieme. Belotti ha giocato poco, a volte è stato infortunato. Non mi è mai dispiaciuto come attaccante, probabilmente ha bisogno di giocare con continuità per trovare il ritmo partita e fare più gol».

Lei sarebbe l’attaccante perfetto per José Mourinho?
«Secondo me sì. Sono stato un attaccante che ha amato avere spazi aperti, e la Roma spesso riparte velocemente. Sarebbe stata una squadra adatta a me come stile di gioco e come Mister. Roma poi è una piazza calda ed è sempre stato un orgoglio e un onore giocare in un’atmosfera del genere. Feci gol all’Olimpico, nella stagione ’93-94, nel 2-1 della Cremonese».

Preferisce il calcio del passato o il calcio di oggi?
«Il calcio di una volta era molto più divertente e tecnico, c’erano più giocate spettacolari. Oggi è diventato più fisico e aggressivo, il calcio si è evoluto e sono cambiati ritmi e velocità: dobbiamo adeguarci, anche se a me piace meno. L’anno scorso ho allenato gli Allievi, oggi gli Esordienti: lavoro tanto sulla tecnica, mi piace vedere migliorare i ragazzi sull’aspetto tecnico e non più di tanto su quello fisico. Ai miei giocatori dico che sbagliando s’impara, ci sta provare una giocata anche se non riesce. Bisognerebbe riprendere i gesti di un tempo, senza basarsi solamente sull’aspetto fisico».



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