AS ROMA NEWS VENEZIA TIAGO PINTO – Tiago Pinto, general manager della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a pochi minuti dall’inizio della sfida contro il Venezia. Queste le sue parole:
TIAGO PINTO A SKY SPORT
Il pensiero stupendo della Conference ha tolto concentrazione alla Roma negli ultimi 180′ di Serie A?
“Non c’è musica che toglie la concentrazione della squadra. Abbiamo iniziato la settimana con umore pesante per la sconfitta di Firenze, sappiamo che è importante finire nel miglior modo possibile in campionato. Arrivare quinti o settimi non è la stessa cosa che arrivare ottavi e lo sappiamo. siamo concentrati, dobbiamo vincere e il futuro è nelle nostre mani”.
Visto l’entusiasmo dei tifosi è possibile che ci sia un extra budget sul mercato?
“L’entusiasmo non è per Conference, la Serie o la Coppa Italia, ma per quello che vedono che nel club sta cambiando. Ringrazio i tifosi per l’appoggio, che è per la squadra, mister, progetto perché penso che abbiano capito che stiamo cambiando mentalità e squadra. Sarà così anche per la prossima stagione”
Dobbiamo aspettarci giocatori stile Abraham? Zaniolo ci sarà nella prima in casa della Roma dell’anno prossimo?
“Non mi aspettavo che potessi mettermi in così tanta difficoltà…Ho capito subito quando mi stavi elogiando, dimostra che fai bene il tuo lavoro. Zaniolo ha sentito un po’ un fastidio a Firenze, ha giocato tutto il secondo tempo e oggi si è fermato, vediamo la prossima settimana. Abbiamo la speranza che possa giocare le ultime partite. Capisco che è il tuo mestiere, ma il mercato è Venezia, Torino e la finale di Conference. Sono sicuro che il 31 agosto del 2022 la squadra sarà migliore di quella di oggi. Questo è il nostro progetto. Avevo sentito dire qualcuno in diretta che il progetto della Roma sarà step by step, sarà così con Mourinho come leader. Dopo hai 3 mesi per parlare di mercato (in riferimento a Gianluca Di Marzio, ndr)”.
Che ne pensa della tendenza di acquistare giocatori tramite un algoritmo?
“Non conosco nessuno che li prende solo con un algoritmo. Quando sono arrivato si è creata questa idea, poi abbiamo preso Mourinho e non abbiamo bisogno di un algoritmo per prenderlo, vale lo stesso per Abraham e Rui Patricio. I dati sono importanti, il calcio si è evoluto ma nessuno prende un giocatore per un algoritmo. La dimensione sociale e psicologica sono anche più importanti dei dati, l’algoritmo è un’espressione che qualcuno ha utilizzato per profili giovani come il mio”
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