AS ROMA NEWS BETIS TIAGO PINTO EUROPA LEAGUE – Tiago Pinto, general manager della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a pochi minuti dall’inizio del match contro il Betis. Queste le sue parole:
TIAGO PINTO A SKY SPORT
Sulle parole di Mourinho tra poveri e ricchi di ieri in conferenza stampa.
“Non sarà molto comodo per me commentare le sue parole. Penso che nel calcio non conta solo la situazione economica perché altrimenti ogni anno Manchester City e Psg andrebbero in finale di Champions, ma se la memoria non mi inganna non l’hanno vinta. Ho capito quello che voleva dire. È chiaro che per noi è molto difficile, ne abbiamo già parlato, è difficile giocare l’Europa e il campionato, giovedì e domenica. È difficile fare anche il turnover, sentivo che prima parlavate della Lazio e di mister Sarri. Sappiamo che è difficile, ma allo stesso modo sappiamo che questo fa parte del nostro lavoro”.
Che valore ha per la società questa serata?
“Avete capito magari meglio di me il profilo della società: lavora di più e parla di meno. Per noi l’Europa è sempre un obiettivo, lo abbiamo dimostrato la stagione scorsa. La competizione è diversa ed è molto più competitiva, ma siamo qui con tutta la nostra forza, energia e motivazione per fare una buona partita e andare avanti. La storia della Roma in Europa non è di oggi, ha avuto tante semifinali negli ultimi 10-15 anni, questo ci deve responsabilizzare e dare la consapevolezza del club che rappresentiamo”.
Lei ha detto che fa il mercato e il campo deve dare le risposte, sul campo dove deve migliorare?
“Ho detto questo, ma anche di più. Secondo me, il lavoro che facciamo sul mercato rappresenta il 20-30% del successo sportivo, poi il 70-80% è il lavoro che facciamo ogni giorno e non mi escludo perché cerco di essere un ds che tutela le altre parti. Dobbiamo migliorare tanto, per fare una squadra vincente non è solo portare allenatore e giocatori, ma creare una famiglia, sviluppare i i dipartimenti e curare ogni dettaglio”.
Si aspettava qualcosa di più a livello di gol davanti?
“Sì, penso che chiaramente il omento di costruire le occasioni è di squadra, poi i giocatori davanti hanno sempre più opportunità di segnare. gli attaccanti quando perdono fiducia diventa più complicato, ma la verità è che con gli attaccanti funziona così. Lautaro ieri ha fatto una partita bellissima ed erano 6-7 partite che non segnava. Ma penso che la squadra sta costruendo tante opportunità e penso che qualcuno dovrà pagare questo, come ha detto Mourinho ieri, e spero possa accadere il più veloce possibile”.
Belotti?
“Per lui è una buona opportunità. Sappiamo che quando costruiamo la squadra dobbiamo prepararla quando ci sono infortuni, giocatori sospesi o abbassamento di forma. Andrea ha lavorato bene, non possiamo dimenticare la sua estate particolare e penso che stia meglio fisicamente. Oggi per lui è una buona opportunità per dimostrare la ragione per cui lo abbiamo preso, ma non è il momento di mettere troppa pressione sul singolo. Fare l’attaccante è sempre più particolare”
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