AS ROMA NEWS TONETTO – Max Tonetto, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a New Sound Level parlando dei giallorossi e di Josè Mourinho. Queste le sue dichiarazioni:
Su Mourinho:
“Non mi aspettavo di vederlo sulla panchina della Roma e ho reagito con grandissimo entusiasmo, anche trascinato da questa piazza meravigliosa. Devo dire che c’è stato qualche piccolo problema in corso d’opera perché la piazza di Roma è diversa dalle altre e ci è voluto un po’ perché Mourinho si ambientasse. Ora però sembra aver trovato la quadratura del cerchio, sia dal punto di vista tattico che dal punto di vista caratteriale, la squadra è concreta, ha un gioco e un’identità. La crescita tecnica è estremamente evidente, ogni giocatore sa perfettamente cosa deve fare all’interno del campo e all’interno della partita, questo si è visto nelle ultime partite. L’assetto tattico è molto ben delineato e copre benissimo anche in fase difensiva.
Spalletti diceva sempre: «Io non faccio giocare gli undici migliori, io faccio giocare gli undici che stanno meglio insieme» e credo che Mourinho ora stia facendo questo”.
Su Zalewski:
“Mi trasmette un grande entusiasmo e una grande voglia e questo è un punto di partenza fondamenta per l’allenatore. Non ha paura di fare gli uno contro uno ed è molto rapido, il suo modo di giocare mi piace molto e non a caso è un titolare di questa squadra e il mister ha studiato il modulo anche per le sue caratteristiche, dato che ha delle qualità importantissime dal centrocampo in su”.
Su Lorenzo Pellegrini?
“Non so perché non abbia ancora conquistato i tifosi, ma io mi ricordo che Alberto Aquilani al mio tempo era in mezzo allo stesso tipo di dinamiche, ci vuole un po’ per farsi un nome nella Roma quando si è capitani e romanisti anche se la logica vorrebbe che questi giocatori fossero un po’ più protetti. A me piace moltissimo come qualità calcistica e credo che porti la fascia con onore, dovrebbe essere protetto ed esaltato un po’ di più.
Conference League o quarto posto?
“Io porterei a casa il trofeo, perché non si vince da troppo qui a Roma e aggiungere un titolo in bacheca aiuta sempre la società. Quest’anno dobbiamo cercare di portare a casa un trofeo”.
Una battuta in chiusura sulla sua grande passione, il footvolley:
“È la mia seconda passione, è uno sport molto difficile, un beach volley giocato con i piedi che viene dal Brasile dove sono maestri. Il livello negli anni è in crescita e per il secondo anno stiano organizzando un tour di footvolley in tutta Italia che sarà itinerante in cui riusciremo a portare anche dei giocatori brasiliani che ci mostreranno di che pasta sono fatti e coinvolgeremo un gran numero di giocatori italiani”.
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