ULTIME NOTIZIE AS ROMA TORINO JURIC – Ivan Juric, allenatore del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la sconfitta dei granata per 1-0 contro la Roma. Queste le sue parole:
JURIC A DAZN
Cosa pensa della partita? Il quarto 0-1 consecutivo in trasferta…
Quando fai una serie di risultati così qualche domanda te la fai. Per la prima mezz’ora abbiamo avuto 3 palle gol. Abbiamo fatto un’ottima gara per tanti momenti, non siamo riusciti a concretizzare quello che abbiamo creato. Abbiamo sprecato troppo, quella di Praet e Pobega dove potevamo andare in vantaggio. Quando perdi tante volte 1-0 è difficile da commentare.
E’ un Torino che Juric fa arrivare fino a un certo punto poi non riesce a concretizzare…
Quest’anno c’è una visione diversa, la situazione trovata è stata gravissima. Abbiamo dato un senso al gioco, per crescere ci vogliono miglioramenti. Più conoscenze. Bene su tante cose, il Torino mette in difficoltà tante squadre. Bisogna pagare, avere la mente aperta e sapere dove vogliamo arrivare. Questo anno è importante fare un campionato superiore degli ultimi due anni e mettere una base per crescere ulteriormente.
Si porta più cose negative o positivo?
C’è dispiacere per i ragazzi, mi stanno dando grandi segnali di cambio di mentalità. Non hanno soddisfazioni in questo tipo di partite come meriterebbero. Poi c’è da analizzare tutte le cose, del perché non riusciamo a vincere questo tipo di partite. Bisogna crescere umilmente.
Belotti?
Penso che si è stirato, sicuramente starà fuori per un po’. Poi vedremo domani con la risonanza.
Gli esterni quando si chiudono non servirebbe avere un Lazovic dello scorso anno?
Sì ci sono delle partite dove vanno bene e dove sono bravi, ma nelle partite come oggi ci manca proprio questo. Anche dove abbiamo vinto e c’è Ansaldi che ha quelle caratteristiche ci mancano. Adesso c’è una base e dobbiamo muoverci bene per migliorare questo aspetto. Quando ci sono spazi ridotti i nostri quinti non sono ideali.
JURIC IN CONFERENZA
“Abbiamo dominato la prima mezz’ora e non siamo riusciti a segnare, ad esempio con Praet. Quando fai una partita del genere, ci vuole l’ultimo passaggio e il tiro giusto. Se la prima mezz’ora finisce 2-0 poi parliamo di altro. Non hanno mai passato il centrocampo, poi quando si vince dici che è andata bene. Quando vinci va tutto bene, anche a me succede. A me la squadra è piaciuta molto, ho visto la Roma contro Genoa e Zorya, quindi abbiamo fatto una grande partita. Li abbiamo costretti solo a lanciare la palla e nel 90% dei casi la prendevamo noi. Poi perdi, quindi stai muto e pensi alla prossima”.
Le condizioni di Belotti?
Sembra uno stiramento come dinamica, domani farà la risonanza.
Si possono cogliere i segnali di un cambiamento?
Sinceramente io so quello che ho trovato, abbiamo cambiato personalità e atteggiamento. Però dopo un po’ quando perdi così non mi basta più. So che la strada è lunga, da dove siamo partiti e dove vogliamo arrivare, ci sono tante e troppe cose da sistemare. Però dopo un po’ ti gira, questo tipo di partite ci è mancato qualcosa. C’è un abisso rispetto al passato come tutto, ma stringi stringi non ci siamo e questo mi dà molto fastidio.
Djidji come sta?
Ha sentito un fastidio all’adduttore. Ora abbiamo sei partite in fila, anche Buongiorno ha avuto un problema al ginocchio e diventa difficile. Bisogna mettere molto carattere in tutte le partite.
Ci sono giocatori che fanno fatica a fare il salto di qualità soprattutto in avanti. Manca sempre la scintilla.
Con le grandi squadre è successo che è mancato, poi so che Belotti è stato fuori tanto, Praet anche. Ci si ragiona anche prima, quando prendi uno l’ultimo giorno di mercato, uno che non gioca. Brekalo però non è discontinuo, con le grandi squadre manca qualcosa in quel reparto, con le altre no.
Il mercato di gennaio è una soluzione?
Io non sono un amante del mercato di gennaio, si fanno molti errori. Non posso parlare male di un solo giocatore, sono molto uniti e hanno avuto tanti problemi fisici. Li voglio portare tutti al top, anche Pjaca ha dato segnali. Quando facevo casino ad agosto le cose andavano fatte lì. A gennaio ci sarà qualche occasione, ma non puoi sistemare. La mia idea è lavorare con i giocatori che ho.
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