NOTIZIE ROMA BOLOGNA TOROSIDIS – Vasilis Torosidis, doppio ex di Roma e Bologna, ha rilasciato un’intervista al Match Program del club giallorosso parlando della partita di lunedì.
Ricorda quella prima volta in giallorosso al
Dall’Ara?
Certamente. Fu una giornata importante per me. Ero
arrivato da pochi giorni, ancora non mi rendevo bene conto di quello che era
accaduto. Il mio trasferimento avvenne rapidamente. A me era interessato il
Fulham, potevo andare in Premier League, ma poi fui felice di firmare per un
grande club con la Roma. In pochi giorni mi ritrovai da Atene a Roma, arrivando
fino a Bologna. Sul campo pareggiammo 3-3 e non trovammo il risultato pieno che
ci sarebbe servito in quel momento. Fu un campionato difficile, una settimana
dopo avremmo cambiato l’allenatore.
Ma lei si ambientò subito. A Bergamo regalò la vittoria un mesetto
dopo con un colpo di testa vincente sotto la neve.
Vero, una bella
soddisfazione in una gara insidiosa. Ma se devo scegliere un momento particolare
della mia esperienza nella Roma, dico il gol segnato all’Inter in semifinale di
Coppa Italia sempre in quella stagione. Vincemmo a San Siro 3-2 e raggiungemmo
la finale. Peccato poi per l’epilogo di quella competizione.
Dopo quella finale con la Lazio, arrivò Garcia in panchina e lì
cambiarono le cose.
Rudi è stato il miglior allenatore che ho avuto
nella Capitale. Era forte, in campo e fuori. Con lui vincemmo le prime dieci
partite del campionato e facemmo un cammino da record arrivando fino a 85 punti
finali, che significarono secondo posto. Quella striscia di successi è un altro
capitolo che porto nel cuore di quei tre anni a Roma.
Il suo connazionale, e amico, Manolas è diventato uno dei leader di
questa squadra.
Kostas è sempre stato forte. Da quando giocava
nell’Olympiacos e in nazionale pure. È tra i migliori difensori in circolazione.
Ci sentiamo spesso, due o tre volte alla settimana. E mi fa piacere che sia un
giocatore importante per la Roma.
Ha giocato anche con Florenzi, che periodicamente viene discusso da
una parte dell’opinione pubblica nel ruolo di terzino. Il suo
ruolo.
Ed è sbagliato perché Floremnzi è forte e può giocarci
tranquillamente da terzino. Ma non è una mia idea, è quello che succede. Lui
spinge benissimo, ha facilità di corsa, tecnica e fa bene le due fasi. Può
crescere ancora e diventare più forte di così.
Bologna, invece, che parentesi è stata?
Due anni belli,
in una realtà più piccola e in una squadra non forte come la Roma, ma comunque
importante. Hanno un grande presidente, veramente un signore (Saputo, ndr).
Ed ora è tornato a casa, all’Olympiacos.
Sembra essere
tutto come prima quando andai via. Questa è casa mia, la squadra è importante e
gioca ogni anno per vincere il campionato greco. In Europa abbiamo battuto il
Milan, eliminandolo dall’Europa League dopo una partita bellissima. Insomma, sto
bene e non mi lamento. Ma sono contento dell’esperienza che ho fatto in Serie A,
alla Roma in particolare. Ho lasciato tanti amici, quando posso torno trovarli
molto volentieri. Ed è una scusa per rivedere una città meravigliosa, la
Capitale d’Italia.
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