AS ROMA NEWS TOTTI – Francesco Totti è tornato a parlare della Roma. L’ex capitano giallorosso è presente all’evento di Betsson.sport di cui è ambassador presso Officine Farneto.
“Quando mi ha chiamato Betsson non ci ho pensato due volte, il progetto è importante e ci accomuna la passione per lo sport. Quando ho girato lo spot era il 5 dicembre sotto la pioggia, faceva un freddo disumano. Stavo quasi per lasciare (ride, ndr)”.
La passione può determinare le tue scelte.
“Per me la passione è stata solo una: il calcio. Ma è una parola globale, io ho avuto la fortuna e la voglia di vestire una sola maglia. Una scelta che non rinnego per niente. Anzi”.
Calcio a parte che sport o sportivo ti ha folgorato in questi anni?
“Tutti gli sport sono competitivi e bella da vedere o praticare. Il mio secondo preferito è il tennis, è quello in cui mi vedo di più ed è anche quello più praticabile. Basta trovare una persona. Rugby? Bel momento, ma sognatevi che gioco a rugby”.
Il rigore all’Australia, te lo ricordi? (Fanno vedere foto sul maxi schermo ndr)
“Era un giorno particolare, era il primo gol dopo l’infortunio. Un rigore decisamente importante che ci ha permesso di andare avanti. Se non avessi avuto la passione sarei rimasto a casa a vedere il Mondiale. Ma la volontà e la voglia mi hanno portato a partecipare. Non l’ho deciso io o un altro. L’ha deciso il gruppo quel Mondiale. Mi capita spesso di rivedere quel rigore, rimane indelebile”.
TOTTI A SPORTMEDIASET
Su De Rossi.
“Non mi aspettavo che facesse così bene da subito ma lo speravo. Sta dimostrando di essere un grande allenatore e io, come tutti i tifosi giallorossi, spero continui su questi livelli. La Roma è una piazza difficile e sta dimostrando il suo valore. Conosce bene la città, i tifosi e la società e quindi sta riunendo tutto questo per far sì che i giocatori rendano con la massima tranquillità”.
Su Pellegrini.
“Dopo De Rossi era difficile trovare un altro capitano, io avevo già detto che Lorenzo è un capitano vero, da Roma. Ora sta anche bene fisicamente e gli riesce tutto”.
Sui quarti contro il Milan.
“I rossoneri stanno bene, hanno ritrovato 3-4 giocatori di qualità e quantità. Sarà una sfida bellissima, mi auguro che la Roma passi il turno. Il dna europeo del Milan? Sarà un fattore in più per loro ma non è più il Milan di una volta…”.
TOTTI A SKY SPORT
Una giornata sul filo della passione.
“Sì, la passione è una parola che racchiude un po’ tutto. Oggi siamo a questo evento di Bettson che è una piattaforma importantissima dove ci siamo voluti a vicenda. Sono contento di essere parte di questo progetto, un modo in cui la passione e lo sport unisce tutti quanti, da tanta visibilità e importanza a tutto questo”.
La passione a Roma è stata incarnata per più di vent’anni da te e Daniele De Rossi, vi siete scambiati e passati quella fascia di capitano. Ti aspettavi che in questi due mesi riuscisse a cambiare così la squadra?
“Non così in fretta, però lo speravo io e tutti i romanisti che Daniele potesse subito fare quello che sta facendo. Penso che è un’emozione, per lui e per noi, vederlo in quel contesto e siamo veramente contenti per tutto”.
Quale elemento ti colpisce di più? Ha cambiato il gioco, più di proposta e palla a terra, ti ricorda qualche allenatore in particolare?
“Ogni allenatore ha il suo modo di giocare, normale che adesso vedere i giocatori in campo e rivederli due mesi fa sono totalmente diversi, un cambiamento lo ha fatto. Ha dato motivazione, voglia e lo spirito giusto per approcciare le partite, quello che Daniele ha sempre avuto. Vediamo alla fine cosa ci porterà, sperando che possa continuare su questo livello”.
C’è un bel derby in Europa League contro il Milan, c’è una favorita? Cosa ti aspetti da questa sfida?
“Una squadra italiana è sempre più difficile sotto un certo punto di vista, poi è normale che allo stesso tempo conosci l’ambiente di Milano, conosci la squadra, il modo di giocare. Potrebbe essere positiva come cosa, però alla fine devi incontrare le squadre forti, così come il Milan che incontra la Roma che è una squadra forte. Dico 50-50”.
C’è la possibilità per la Roma di raggiungere la finale per la terza volta di fila?
“Lo spero vivamente, per Daniele sarebbe un’opportunità unica e rara, tre finali consecutive a Roma è una cosa inaspettata. Mai dire mai, come si dice non c’è due senza tre”.
Quella fascia è finita sul braccio di un giocatore che conosci molto bene come Pellegrini, ha avuto una crescita in queste ultime settimane impressionante.
“Diciamo che è un altro giocatore, tempo addietro l’ho sempre osannato e ne ho parlato bene, è un ragazzo semplice e tranquillo e un professionista. Un giocatore che può indossare la fascia di capitano, sappiamo che a Roma non è semplice e lui essendo romano e romanista conosce l’ambiente, ma soprattutto nel campo da le sentenze giuste. In questo momento è un capitano vero”.
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