Editoriale
Una Roma forte fa molta paura: la famosa legge dell’antipatia e delle ostilità
CALCIOMERCATO AS ROMA RONALDO – I veri nemici della Roma sono qui, ad un passo da noi. Li ascoltate per radio e li leggete sui giornali tutti i giorni. Sono speaker di radiucole che vengono ascoltate da chi ha un quoziente intellettivo pari ad un girino (infatti i dati di ascolto sono sempre più in picchiata). Oppure, sempre facenti parte dello stesso “cerchio magico“, sono giornali e giornalisti di un quotidiano che richiama il più prestigioso “Times“. Come per dire: vorrei esserlo, ma non lo sono.
La trattativa Cristiano Ronaldo alla Roma ha allertato tutto il mondo. Ora tutti guardano la Roma con antipatia e invidia. Molto di più di un mese fa, quando alzavamo al cielo la Conference League. “E’ la coppetta dei settimi”, dicevano e continuano a dire. La sminuiscono. La schiaffeggiano e ci sputano addosso. Però, stranamente, i tifosi la pensano diversamente. Un milione di gente tra Circo Massimo e Colosseo sono la testimonianza di quanto l’euforia per una vittoria europea che mancava da 61 anni e, più in generale, un trofeo che mancava da 14 anni (vinto dalla famiglia Sensi. Sì, esattamente dalla presidentessa che veniva denigrata e sbeffeggiata dagli stessi che oggi si burlano della trattativa Ronaldo-Roma) fosse più forte di qualsiasi diffamatore di professione.
I veri nemici della Roma sono loro, ma la storia li ha già condannati ampiamente. Non sappiamo se i Friedkin riusciranno nell’intento di portare il fuoriclasse portoghese alla Roma, ma una cosa è certa: con il “gnocchettaro” di Boston certi nomi non venivano nemmeno accostati. Seppur qualcuno oggi abbia fatto cancellare dai siti web le sue dichiarazioni, all’avvento del ristoratore bostoniano sostenevano che “avrebbe potuto acquistare Real Madrid, Barcellona e PSG insieme“. Viene da ridere, a posteriori.
Ma non solo a Roma. Anche a Milano iniziano i primi “bruciori”. Che non sono le classiche scottature estive, anche perchè a Milano, è risaputo, il mare non c’è e il sole lo vedono di rado. Giornalisti (ma davvero sono giornalisti, poi? Sono iscritti all’albo? Mah… mistero), non hanno mai creduto al solo accostamento Ronaldo-Roma. Per loro ci sono solo Inter (un vicedirettore è tifoso sfegatato), Milan e Juventus. I classici polentoni nordisti che guardano Roma con la puzza sotto al naso. Romagiallorossa.it non vuole avere a che fare con questa gente e ne prende con forza le distanze.
Insomma, una Roma forte fa tanta paura. Perchè si sa e lo sanno anche tutti loro: se davvero Ronaldo dovesse malauguratamente accettare la Roma, gli equilibri del campionato cambierebbero drasticamente. Dino Viola, storico presidente della Roma, diceva: “Quando eravamo al settimo posto erano tutti nostri amici. Il secondo anno, quando abbiamo messo paura a Torino con il gol annullato di Turone, hanno cominciato a guardarci storto. Noi possiamo avere tutti amici ad una sola condizione: di ritornare al settimo o all’ottavo posto. Questa legge dell’antipatia e delle ostilità è una legge che si usa contro quello che dà noia”. Dino Viola era avanti anni luce già nel 1982.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA