Marco Violi

NOTIZIE AS ROMA MARCO VIOLI – Marco Violi, direttore di Romagiallorossa.it, ha rilasciato un’intervista commentando le ultime vicende dei giallorossi e anche l’esperienza sui Social. Queste le sue dichiarazioni:

Cosa pensa del calcio di oggi?
“Non mi piace. Mi sto disamorando sempre di più. Non mi dà più quelle emozioni che mi dava fino a 10-15 anni fa. Da quando le banche sono entrate nel calcio non c’è più passione, si pensa solamente ai soldi. Non mi sorprenderebbe, ad esempio, che Zaniolo venisse venduto in estate dopo una sola stagione alla Roma. Sarebbe l’ennesima presa in giro di questa dirigenza. Ma il discorso è generale, non riguarda solo la Roma”

Lei su Youtube ha dovuto difendersi anche dai ‘famosi’ haters. Che si porta dietro di questa esperienza?
“Uno schifo totale. Io portavo contenuti che altri non portavano perchè non sono in grado di parlare di calcio a certi livelli. Fanno spettacolo, sono malati di protagonismo. La finzione si unisce alla realtà. E’ una battaglia tra chi fa più visualizzazioni che sinceramente non mi ha mai appassionato. Non era il mio mondo, e penso si sia percepito. Possibile che un mio video-commento su Frosinone-Atalanta abbia fatto oltre 22mila visualizzazioni e Roma-Inter solo 11.000? E’ anormale”.

Una domanda, però, tira l’altra: cosa ne pensa degli haters?
“Sono malati di mente. Non sono capaci di fare un loro prodotto e vengono a romperti le scatole. Io ero esasperato perchè c’era un gruppo di persone riconducibile ad un personaggio in particolare che mi diffamava e inventava di tutto sul mio conto. Addirittura che io avevo chissà quali privilegi con il Vaticano o con qualche costruttore romano. Ma bisogna pure commentarli seriamente? (ride, ndr). Hanno problemi di socializzazione, sono delle persone che hanno bisogno di aiuto psicologico nel vero senso della parola. Gli consiglierei un ottimo psichiatra: il Prof. Delle Chiaie”.

Prenderà provvedimenti?
“Ho dato mandato al mio avvocato di fare ogni passo necessario senza tralasciare nulla. Ma proprio nulla. Hanno bisogno di una lezione”.

Il suo rapporto da tifoso con la Roma, invece, è cambiato?
“Sì, moltissimo. Faccio fatica a guardare le partite della Roma. Ripeto, non mi diverto più come prima. In passato avevamo Conti, Giannini, Balbo, Totti che chiudevano la carriera a Roma. Ora dobbiamo pregare che non ci vendano Zaniolo al primo che passa. Ho il terrore che se Zaniolo dovesse segnare qualche altro gol, arriva l’offerta irrinunciabile e se lo portano via. Colpa della società che non sa trattenere i migliori. Pallotta ha detto che non lo vende? Ne ha dette talmente tante in questi anni… Ne avesse azzeccata una! (ride, ndr). Prendo quelle dichiarazioni con il beneficio del dubbio, almeno questo mi sarà consentito. Con Viola o con Sensi non c’è mai stata questa paura, nemmeno quando Carlos Bianchi aveva rotto con Totti. Ora invece è tutto diverso… Guardo la Roma con distacco come i dirigenti guardano con distacco i tifosi”.

In conclusione, la Roma arriva quarta?
“Lo spero. Ma il discorso è un altro: dobbiamo festeggiare se la Roma arriverà quarta? Ci danno un premio? Si vince qualche coppa? Non credo. Vedo che tutti parlano di questo quarto posto come se fosse la panacea di tutti i mali. Invece è la panacea di Pallotta, quello sì, che incasserebbe bei soldini”

Sullo stadio della Roma che pensa?
“Mi sono espresso talmente tante volte che non ho più voglia di parlarne. E’ una buffonata colossale. Solo che i tifosi della Roma non se ne rendono conto. Però i tifosi ‘interessati’ sanno che tutti avranno benefici economici dallo stadio. Faranno lavorare fratelli, sorelle, cognati, nipoti, tutti. E’ una questione politica che, come ho sempre detto, avrà il suo culmine alle elezioni europee di maggio. Lì, secondo me, ci saranno grossi colpi di scena”.



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