AS ROMA NEWS ZAZZARONI – Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, è intervenuto durante la trasmissione Te la do io Tokyo su Teleleradiostereo 92.7, condividendo il suo punto di vista sull’attuale situazione della Roma.
“I Friedkin non vogliono vendere, si sente dire di tutto ma loro non hanno intenzione di andare via. Stadio? Permettergli di farlo creerebbe problema a Lotito, che è una persona molto presente nel calcio e intelligente, per una questione complessiva e anche politica. Lotito è molto più inserito nel tessuto romano rispetto ai Friedkin, è una mia sensazione ma non credo lontana dalla realtà“.
Sulla squadra: “A Verona con Dybala la Roma poteva vincere tranquillamente, Juric non lo capisco, ragiona come un tecnico che può rimanere anche un altro anno. Ieri anche avrei pensato prima a vincere e poi pensi al Bologna. Io porterei a casa l’uovo, non la gallina. A Verona non mi è dispiaciuta come atteggiamento, il problema di Juric è il livello. Lo hanno preso loro? E’ stato un errore. Abbiamo attaccato dirigenti quando c’era Mourinho e abbiamo fatto impossibile per far capire che bisognava tenerlo e abbiamo perso, come giornale. Anche il prossimo allenatore deve essere di altissimo livello perché l’immagine che si ha ora è quella della Rometta, non conta più a livello internazionale come contava un anno e mezzo fa“.
Sulla dirigenza: “Bisogna cercare di arrivare alla soluzione in altre maniere, con la Souloukou non ha funzionato, per via di una gestione troppo autoritaria. Bisogna trovare una soluzione che sia valida perché se la Roma diventa la Rometta è un problema. Ma io sono ottimista che entro un paio di settimane cambia tutto. Un allenatore nuovo? Gli americano non lavorano così, non arriva l’allenatore senza l’AD. Prima deve arrivare l’amministratore delegato poi l’allenatore, ma io sono ottimista, in poco tempo avremo tutte e due le figure“.
Sul possibile nuovo allenatore: “Ranieri ? Claudio tornerebbe alla Roma ma credo che sarebbe perfetto in un ruolo a metà. Per quanto riguarda Allegri, può succedere di tutto nella vita, potrebbe diventare un’ipotesi a patto che ci siano le condizioni che non devono essere necessariamente solo economiche. Ci deve essere una programmazione seria, cambierebbe lo scenario, l’immagine e la percezione del tifoso. Allegri è come Conte, sono allenatori che ti danno garanzie ed è italiano, perché ci vuole un italiano che conosca Roma”.
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